Valeria Marini: “Studio per fare il ministro”
“Mi piacerebbe. Si, sì… in futuro. Con un programma ben preciso, un partito giusto che abbia un programma per le donne. Non sono ancora pronta. Prima mi devo preparare, ho bisogno di anni di tudio. La politica non si inventa così, da un giorno all’altro. E’ uno dei miei progetti di vita. Lo voglio fare. Fra cinque anni”. Valeria Marini, in un’intervista a tutto campo, con Claudio Sabelli Fioretti, sul quotidiano ‘La Stampa’, confessa il suo sogno politico: fare il miistro. Sollecitata da Sabelli Fioretti, la Marini continua: “A me piace molto la Prestigiacomo. Mi piace anche Alessandra Mussolini. E’ una persona verace, di temperamento. Anche Anna Finocchiaro. E’ dura ma coerente. In politica la cosa più importante è comunicare, far capire quello che stai dicendo, il tuo messaggio, cosa vuoi fare, dove vuoi arrivare. Invece si vedono solo dei voltafaccia pazzeschi. Un esempio? Bertinotti. Quello che hanno fatto a Bertinotti. Se c’è una persona che veramente sa di politica ed ha una cultura fuori dal comune è lui. E’ assurdo che una persona dello spessore di Bertinotti oggi non faccia parte almeno dell’opposizione”.
Per chi ha votato la Marini? “Per Berlusconi, non lo nascondo. In realtà ho dato un voto a Berlusconi ed uno a Bertinotti. Di Veltroni mi piace il suo amore per il cinema, per la cultura, la sua ambizione. Con Di Pietro non andrei, non lo capisco”.
Valeria Marini sottolinea di avere consigliato a Vittorio Cecchi Gori “di andare nel centro-destra…”. E, anche se non si sbilancia su una sua futura collocazione politica in un ipotetico coinvolgimento politico, afferma di essere di “centro”. Ma cita comunque un gruppo di nomi dai quali si lascerebbe coinvolgere politicamente: “Berlusconi, Bertinotti… e Casini… e Veltroni…”.
La Marini, inoltre, confessa di non essere mai stata l’amante di Berlusconi, contrariamente a ciò che si dice: “Anche se mi lusinga che si potesse pensare che io fossi la sua amante. Con tutto il rispetto che ho per Veronica”.