Alitalia – Tutti addosso alla Cgil…
La colpa del fallimento delle trattative per Alitalia? Secondo il PdL è della Cgil e del sindacato-piloti. Solo il Pd, il PdCI e il Prc la difendono e pensano che la colpa, invece, sia del governo. E gli italiani?
“Lo scaricabarile su responsabilità che erano preventive non è degno di un paese civile”: si difende così dalle critiche il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. “La stessa gestione della trattativa – ha aggiunto Epifani – ha presentato moltissimi problemi: è stato dato un ultimatum ogni giorno, e tra un giorno e l’altro non si è mai lavorato nel merito dei problemi”.
Le critiche alla Cgil crescono come funghi. Per tutta la mattinata di oggi è stato un vero e proprio tiro a segno contro il maggiore sindacato italiano. Ministri, capigruppo ed esponenti di spicco della maggioranza politica di governo non hanno lesinato affondi. Quinews.it ha messi insieme tutte le critiche di questo nero venerdì mattina e ve li propone…
Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma, è lapidario: “C’e’ un sindacato che da 40 anni a questa parte sente sempre una parte politica. Mi auguro che, come spesso accade in queste situazioni, in momenti estremi, ci siano responsabilità estreme e ripensamenti”.
Maurizio Gasparri, presidente del Pdl al Senato, non ha dubbi: “‘La responsabilità di tutto è dei sindacati autonomi dei piloti e della Cgil, il cui atteggiamento e’ chiaramente ispirato a logiche politiche di parte. Stanno irrimediabilmente condannando 20mila persone e le loro famiglie alla disoccupazione. Chiedano scusa agli italiani”.
Analogo il pensiero di Italo Bocchino, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera: “C’è da sperare che di fronte al baratro, i tifosi del fallimento abbiano un sussulto di ragionevolezza e senso di responsabilità. La Cgil sta compiendo per ragioni non proprio nobili un atto che danneggia i lavoratori, e le loro famiglie”.
Critico anche Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: “L’unica strada percorribile sarebbe che le sei sigle, tra cui la Cgil, che hanno, irresponsabilmente, in una partita estremamente difficile, fatto un rilancio a poker facendo saltare il banco, ritirino quella loro iniziativa per fare l’accordo come hanno proposto la Cisl, l’Uil e la Ugl, organizzazioni sindacali serie”.
Pesante il commento di Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia: “Solo dei suicidi possono festeggiare un possibile fallimento, com’è accaduto ieri a Fiumicino. A questo punto, gli italiani hanno un quadro ben chiaro, e hanno potuto vedere e giudicare chi siano e cosa facciano la Cgil e i piloti”.
Cosi come dura è l’opinione di Giorgio Lainati, deputato del PdL: “La Cgil è impegnato in queste ore non a difesa dei lavoratori, ma unicamente desideroso di affiancare Veltroni e i dirigenti del Pd nella battaglia contro Berlusconi e la maggioranza”.
Identico il giudizio di Mario Valducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera, del Pdl: “Sul ritiro dell’offerta Cai per Alitalia si assiste a dibattiti irrealistici come se la cordata fosse ancora in campo. Purtroppo veti irresponsabili hanno creato danni difficilmente riparabili. Cgil e piloti e opposizione si prendano le proprie responsabilità”.
Accuse di irresponsabilità alla Cgil arrivano anche da Mario Baccini, presidente della Federazione dei Cristiano Popolari (Pdl): “La conclusione della trattativa Alitalia non segna un capitolo piacevole per il nostro Paese. La Cgil ha perso un’occasione importante per tutelare i lavoratori, contrariamente a quanto hanno provato a fare Cisl, Uil e Ugl”.
Sul fronte sindacale, invece, più prudenza dai colleghi della Cgil, anche se non mancano le critiche.
Non nomina la Cgil ma è abbastanza duro nei toni il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti: “Qualcuno non è stato responsabile, perché nella trattativa avevamo di fronte due possibilità: da una parte la liquidazione dell’azienda, dall’altra la possibilità di farla risorgere con sacrifici molto gravi soprattutto da parte di chi rientrava negli esuberi ma almeno la gran parte dei dipendenti poteva continuare ad avere un posto di lavoro e noi continuare ad avere una compagnia di bandiera nazionale. Bisognava essere così responsabili da fare la scelta meno dannosa”.
Minaccioso, invece, Raffaele Bonanni, il segretario generale della Cisl: “Sono rimasto molto colpito dalla saldatura tra la posizione della Cgil e quella degli autonomi. E’ un fatto davvero di svolta che si mette in luce mentre si fa saltare l’ultima possibilità e di questo terrò conto”.
Per Renata Polverini, il segretario generale dell’Ugl: “La Cgil ieri ha rotto sul piano dei rapporti confederali uno schema di consuetudine ma soprattutto non ha voluto assumersi le responsabilità di accompagnare un processo che solo i sindacati possono fare proprio”.
E per gli italiani? Secondo un sondaggio realizzato da ‘Crespi Ricerche’ per il quotidiano online Affaritaliani.it., la responsabilità è della Cgil e del sindacato piloti per il 63,5% degli italiani, mentre il 21,4% dà la colpa a Colaninno e solo il 10,8% la dà invece al governo Berlusconi.