Latte, controlli a tappeto nei negozi cinesi
“Tempi duri per tutti i prodotti importati dalla Cina che possono contenere tracce di latte o derivati di origine cinese. Ci saranno controlli a tappeto di tutti gli importatori e dei negozi cinesi ed etnici”. L’Italia, come annuncia il sottosegretario al Welfare con delega alla Salute, Francesca Martini, reagisce allo scandalo del latte alla melanina, intensificando “i controlli alle dogane” e chiedendo all’importatore una “certificazione” che dimostri l’assenza di contaminazione.
Nella lista nera finiscono prodotti come integratori alimentari, bevande, salse, dolci e biscotti, alimenti dietetici, caramelle, lieviti, preparazioni per zuppe e brodi e cioccolato.
“Abbiamo allargato i controlli a tutte le tipologie di prodotti che possono contenere tracce di latte e derivati”, spiega Francesca Martini. Per tutti questi alimenti da oggi viene introdotta “una certificazione che dovrà essere prodotta dall’importatore e che lo impegna a garantire l’assenza di latte e derivati di origine cinese”.
Dai controlli non saranno esclusi neanche i ristoranti cinesi. “E’ importante – dice ancora il sottosegretario Martini- avere garanzie anche negli esercizi della piccola distribuzione e nei punti di ristorazione. Il nostro è un lavoro a tappeto che non lascia indietro nessuno”.
Il governo non trascura le importazioni clandestine: “Ci saranno controlli a tappeto dei bagagli personali in aeroporto, intensificheremo poi i controlli sui container e sui pacchi postali provenienti dalla Cina”. Comunque, rassicura l’esponente del governo, “il latte e i derivati presenti nella distribuzione legale in Italia non hanno origine cinese e sono assolutamente sicuri”.
Sarebbero saliti, intanto, a 53 mila i bambini intossicati in Cina a causa del consumo di latte contaminato. La melanina era stata aggiunta al latte per simulare un più alto contenuto proteico, ma il risultato è stato che le famiglie hanno riportato gravissimi disturbi a carico dei figli che si sono trovati a consumare il latte.