Schiamazzi degli impiegati? Il responsabile è il datore di lavoro
Una sentenza – la n.36737 – della prima sezione penale della Cassazione ha sancito che un datore di lavoro è sempre responsabile del comportamento dei dipendenti, soprattutto se questi disturbano con rumori molesti o schiamazzi, specie notturni, la gente del quartiere. E’ suo dovere, in qual caso, “impedire il disturbo al riposo delle persone”.Il caso limite esaminato dalla Corte di Cassazione riguarda un panificio di Milano, dove i dipendenti, lavorando di notte, a causa dei rumori causati dal ‘trascinamento di carrelli, grida e schiamazzi, emissioni sonore provenienti dalla radio, superavano il limite di tollerabilità in ore notturne’, provocando la protesta degli altri inquilini dell’edificio.
La Corte d’Appello di Milano aveva così confermato la condanna emessa dal tribunale del proprietario del panificio come responsabile del ‘disturbo della quiete pubblica’. L’ uomo si era opposto, rivolgendosi alla Cassazione sostenendo che a lui non poteva essere attribuita la responsabilità del comportamento dei suoi dipendenti.
I supremi giudici hanno respinto il ricorso sottolineando che ‘in relazione al reato di cui all’articolo 659 C.p, appare del tutto irrilevante che le molestie provenissero dal comportamento dei dipendenti, in quanto era dovere dell’imputato impedire il disturbo al riposo delle persone, una volta reso edotto del comportamento tenuto ai dipendenti, così come il gestore di un bar risponde agli schiamazzi che siano posti in essere dagli avventori’.