Calcio italiano e fascismo
Titola così ‘Le Monde’. “Da diverse settimane – scrive il giornale francese – in Italia non passa un giorno senza che il dibattito sui 20 anni di regno di Mussolini si arricchisca di nuove dichiarazioni di uomini politici che tentano di fare la selezione fra il buono del fascismo e il cattivo delle leggi razziali. Christian Abbiati si inserisce in questa linea ‘riabilitazionista’ nonostante le precisazioni di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica italiana, che ha ricordato come la Repubblica sia nata dai valori della Resistenza”.
In Italia, il fascismo “non è più un tabù” per Christian Abbiati”, il portiere del Milan, che dice di “possedere un busto del duce a casa sua e che la suoneria del suo cellulare intona l’aria di Faccetta nera”. ‘Le Monde’, fra i calciatori che hanno preceduto Abbiati in questa dichiarazione di “simpatia per l’estrema destra” cita Paolo Di Canio e Alberto Aquilani.