Pansa: “L’Anpi è una setta politica”
“L’Anpi non conta niente, è solo una piccola setta politica nata da una scissione delle associazioni di partigiani. Oggi è una setta di fanatici che vedendo sparire per motivi anagrafici molti associati ha aperto le iscrizioni ai giovani e sono entrati molti no global”. Non usa mezzi termini il giornalista e scrittore Giampaolo Pansa, ospite questa mattina della trasmissione ‘Viva voce’ su Radio 24 dedicata alle polemiche suscitate dal film di Spike Lee, ‘Miracolo a Sant’Anna’, da oggi nelle sale italiane.
Per l’autore de ‘Il sangue dei vinti’ le dichiarazioni di Spike Lee sul fatto che dopo gli attentati molti partigiani scappavano ‘sono banali. E’ ovvio – spiega Pansa – che la strategia di una guerriglia e’ quella del mordi e fuggi. Ma e’ anche vero che i civili a volte sono stati messi in difficoltà con un calcolo politico ben preciso. Diceva De Felice, grande storico del fascismo, che la popolazione italiana era una grande zona grigia che non stava ne’ con i partigiani ne’ con i fascisti. Per provocare una rivolta, alcuni capi delle formazioni partigiane legate ai comunisti a volte hanno attuato proprio una strategia mirata a provocare la reazione dei nazisti, nella speranza che la popolazione si sollevasse”.