Cgil: “Votato l’ammazza-precari”
“E’ stato votato alla Camera l’emendamento ribattezzato come ‘ammazza-precari’, previsto dal ministro Renato Brunetta, e che blocca di fatto la stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione”. E’ quanto denuncia Francesco Sinopoli, della Flc-Cgil nazionale, annunciando nuove proteste da parte dei ricercatori precari degli enti pubblici di ricerca.
“L’emendamento che prevede l’abrogazione delle procedure di stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione, e dunque anche degli enti di ricerca è stato votato alla Camera. Lo ‘stop’ alle stabilizzazioni – ha affermato Sinopoli – ‘scattera’ dal primo luglio 2009: cio’ significa che gli enti di ricerca che riusciranno ad effettuare le stabilizzazioni entro quella data salveranno i propri precari, in caso contrario, invece, migliaia di precari saranno semplicemente mandati a casa”.
“Complessivamente – ha precisato il sindacalista – sono oltre 10.000 i precari degli enti pubblici di ricerca italiani, e in moltissimi casi svolgono funzioni essenziali alla sopravvivenza e al lavoro degli enti stessi”.
“La misura è inaccettabile: per questo – ha detto Sinopoli – la nostra protesta andrà avanti con forme ancora piu’ incisive, che culmineranno con lo sciopero nazionale di Universita’ e Ricerca indetto dai sindacati confederali per il 14 novembre”.
La richiesta della Cgil? “Vogliamo – ha detto Sinopoli – che l’emendamento venga modificato e che la situazione specifica degli enti pubblici di ricerca venga valutata separatamente. Quello che sta accadendo è la chiara prova di quanto questo governo disprezzi la ricerca pubblica, così come la scuola e l’università. Si stanno cancellando le speranze di migliaia di lavoratori precari’.