Giuseppe Frigo, l’avvocato anti Oscar Luigi Scalfaro
Giuseppe Frigo, con 690 voti, è stato eletto dal Parlamento giudice della Corte Costituzionale. Penalista di fama, Giuseppe Frigo, bresciano di 73 anni, e’ stato per un quadriennio (1998-2002) presidente dell’Unione delle Camere penali italiane. Difensore, tra gli altri, del finanziere Emilio Gnutti nella vicenda sulla fallita scalata ad Antonveneta e di Adriano Sofri nel ricorso in Cassazione per ottenere la revisione del processo per l’omicidio del commissario Calabresi, Frigo e’ stato anche legale di parte civile per conto di Giuseppe Soffiantini, l’imprenditore di Manerbio.
Fermo sostenitore del ‘giusto processo’ (principio per il quale i penalisti italiani hanno scioperato per piu’ giorni) e della separazione delle carriere nella magistratura, Frigo, ordinario di diritto processuale penale all’Universita’ di Brescia, ha anche contribuito alla stesura del codice di procedura penale.
Sotto la sua presidenza, l’Unione delle Camere penali fu protagonista di uno scontro con l’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro al punto da pretenderne le scuse pubbliche o le dimissioni.
All’allora Capo dello Stato Sclfaro che aveva definito sovversivo chi si osava ribellarsi a una sentenza della Consulta (contro cui stavano scioperando gli avvocati), Frigo aveva replicato sostenendo che Scalfaro aveva sferrato un attacco a un’intera categoria senza precedenti: “Il Capo dello Stato – aggiunse l’allora presidente dei penalisti italiani – non rappresenta piu’ tutti i cittadini”.