Riunione UE – Russia “piuttosto pungente”
I colloqui tra il Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e la delegazione guidata dal Ministro degli Esteri francese Bernard Koucner, la Francia detiene attualmente la presidenza dell’Unione europea, a San Pietroburgo, si sono svolti all’ombra delle azioni militari russe in Georgia del mese d’agosto, in pratica i piani per un ampio accordo di un progetto a lungo termine delle relazioni tra Mosca e Bruxelles, la Russia fornisce un quarto del gas all’Europa, mentre l’Unione è il più grande partner commerciale della Russia, sono stati sospesi a causa dell’intervento armato della Russia in Georgia.
Nonostante gli sforzi i colloqui non sono andati oltre la decisione di un vertice nel prossimo mese.
La posizione russa ha un’interpretazione del ‘cessate il fuoco’ con il mantenimento di truppe nell’Ossezia del Sud e in Abkhazia, su richiesta delle autorità locali, e la possibilità di operare in territorio georgiano adiacente per motivi di sicurezza.
Alle proteste dei paesi occidentali per le manovre russe di agosto, la Russia si è detta costretta per impedire il genocidio dei separatisti in Ossezia del sud da parte della Georgia ed è conseguente al successivo riconoscimento delle regioni come Stati indipendenti da parte della Russia, la presenza dei contingenti russi in quei territori, ma anche per una nuova architettura politica che si sta delineando nella Regione in risposta ai trattati per la sicurezza europei.
Il 10 novembre si riuniranno i ministri degli esteri UE per decidere le modalità del riavvio dei colloqui con Mosca, alcuni Stati membri si dicono insoddisfatti da come la Russia abbia adempiuto le condizioni per riprendere i colloqui.