“Gelli? In Italia, c’è un abbassamento delle difese immunitarie”

L’INTERVISTA – Ermete Realacci, ministro dell’ambiente del governo ombra del PD, a commento del ritorno di Licio Gelli in Tv, non ritiene che il pericolo che l’Italia corra “sia quello di un complotto nascosto”. Realacci, pensa “che il pericolo sia quello dell’abbassamento di difese immunitarie rispetto a forme di comportamento non degne di un grande paese civile”. E fa un esempio.

Onorevole Realacci, allora, torna Licio Gelli in Tv?
“Solo un paese senza memoria può accettare un ritorno di questo tipo e quindi aprire la strada a ripetere gli errori del passato. Francamente, sono rimasto sorpreso da questa vicenda. Credo che gli anticorpi vadano attivati, perché la storia della Loggia P2 e di Licio Gelli è una delle storie che hanno fatto molto male al nostro Paese”.

Lei pensa che Berlusconi, come sostiene il Venerabile, sia il continuatore del Piano P2?
“Ritengo che ci sia questo nesso causale. Certo, credo che Berlusconi per primo dovrebbe essere imbarazzato e dovrebbe denunciare simili sostegni e simili vicinanze, come quella che Gelli ha esplicitato. Purtroppo, questo finora non è accaduto…”.

Gelli fa scandalo, eppure in Parlamento e al Governo ci sono personaggi che sono stati iscritti alla P2. Perché fa più scandalo Gelli agli occhi degli italiani?
“Non è che fa più scandalo Gelli. E’ una sorpresa assoluta che un personaggio che ha avuto un ruolo negativo nella storia d’Italia, possa essere ancora accompagnato da questa considerazione. Sulla vicenda dell’iscrizione di Berlusconi alla P2, penso che sia stata una vicenda sbagliata, frutto di un momento pericoloso e difficile della vita del Paese che nessuno di noi vorrebbe tornasse, ma non credo che la presenza di Berlusconi al governo del Paese possa essere letta solo attraverso questa chiave”.

Di cosa ha bisogno oggi il nostro Paese?
“Io penso che in questo momento il Paese avrebbe bisogno di una classe politica in grado di dare risposte ad una crisi economica molto difficile, che sta attraversando tutto l’Occidente e che impone di ripensare le scelte del passato. I partiti e le istituzioni che sapranno, in qualche maniera, rispondere alle paure e alle speranze dei cittadini e di dare fiducia all’Italia saranno utili. Gli altri si muoveranno in una direzione sbagliata o autoreferenziale. Mi pare che in questo momento dalla Presidenza della Repubblica vengano spesso i segnali più saggi”.

Che pericolo corre oggi la democrazia italiana?
“Non credo che il pericolo sia quello di un complotto nascosto. Credo che il pericolo sia quello dell’abbassamento delle difese immunitarie rispetto a forme di comportamento non degne di un grande paese civile. Le voglio fare un esempio concreto…”.

Dica pure…
“Il Parlamento sta per votare una legge in cui si riprende in esame la possibilità di installare in Italia centrali nucleari. Questa scelta, che io ritengo non centrale per il Paese, è discutibile ma è una scelta legittima. Anche il Pd ha contribuito a rendere più seria l’agenzia che si deve occupare di queste cose. Qual è il punto delicato? E’ che questa scelta, praticamente, porterebbe ad una militarizzazione delle aree interessate dalla costruzione di centrali nucleari e ad una possibilità del governo centrale di decidere la localizzazione sia di centrali nucleari che di depositi di scorie anche senza il consenso delle istituzioni locali e delle Regioni. Una scelta di questo tipo non è pensabile in nessun paese occidentale e il fatto che in Italia qualcuno ci pensi significa che bisogna tenere le orecchie aperte e gli occhi non velati, perché ci sono dei rischi…”.

Italo Arcuri

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