Travaglio: “Gelli? Sono favorevole alla sua presenza in Tv”
“La P2 vive e lotta insieme a noi. E meno male che c’e’ ‘Odeon tv’ che porta Ligio Gelli in televisione. E’ una sorta di promemoria per tutti e io sono favorevole alla sua presenza in tv”. Primo “perche’ c’e’ molto di peggio” sul piccolo schermo, e poi perche’ Gelli “e’ persona informata dei fatti e va seguito con attenzione”. Con un pizzico di ironia, Marco Travaglio, sul blog di Beppe Grillo, dedica il consueto appuntamento del lunedi’ con “Passaparola” al ritorno della P2 che, spiega, “in realta’ non se n’e’ mai andata ed e’ sempre stata qui”.
Nel ripercorrere la storia della Loggia massonica, Travaglio illustra “in pillole” il famoso “Piano di rinascita democratica” che risale al 1976 e che, afferma, “e’ ormai il modello seguito dal centrodestra e da parte del centrosinistra”. Certo, osserva con un pizzico d’ironia, all’epoca a Gelli “non sarebbe mai venuto in mente che un affiliato della P2 potesse diventare presidente del Consiglio… ed e’ gia’ successo per tre volte”.
Il giornalista si sofferma anche sulla lista dei nomi eccellenti, che la magistratura scopri’ nel marzo 1981, far parte degli iscritti alla Loggia massonica Propaganda 2. E tra i tanti cita “l’apprendista Silvio Berlusconi”, i maestri “Costanzo e Gervaso” fino al “capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto” del quale dice ironicamente: “Parla in tutti i piu’ importanti tiggi’ nazionali. Perche’ lui si’ e Licio Gelli no?
verrebbe da chiedersi”.
Insomma, per Travaglio “oggi non c’e’ piu’ la P2, ma restano i piduisti. Qualcuno direbbe ‘a volte ritornano’, io dico ‘a volte rimangono'”. L’ultima considerazione e’ sul fatto che nelle prossime ore “negli Stati Uniti, quale che sia il vincitore, sara’ eletto un nuovo presidente”. E sia McCain che Obama “sono dei personaggi nuovi” perlomeno per i non addetti ai lavori. “Noi qui in Italia, invece, nel 2008 siamo ancora a rimestare con Cossiga e la strategia della tensione, un Andreotti marmorizzato e un Gelli imbalsamato. Sembra che da noi il passato non passi mai”.