NYT: “Dal 2004, Bush ha violato i confini di 20 Stati”
La notizia è destinata a far discutere e getta un’altra inquietante ombra sulla presidenza Bush. L’autorevole quotidiano ‘New York Times’, citando fonti anonime del Pentagono, rivela che gli Stati Uniti, con l’autorizzazione diretta del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, hanno condotto fin dal 2004 azioni militari segrete contro basi di ‘Al Qaida’ in Siria, Pakistan e altri Paesi, violando i confini di una ventina di Stati.
Le azioni, secondo il NYT, sono state condotte da Forze Speciali e sono state autorizzate con ordini speciali ‘firmati e classificati dall’ allora segretario della Difesa, Ronald H. Rumsfeld, con l’approvazione del presidente Bush’.
Questi ordini segreti di fatto davano alle forze americane l’autorita’ di procedere ad attacchi alla rete di ‘Al Qaida’ in qualsiasi parte del mondo, compresi i Paesi che non erano in guerra con gli Stati Uniti. Il quotidiano riporta a mò di esempio un episodio che risale al 2006: una missione segreta portata a termine da reparti speciali della Marina in una regione del Pakistan venne seguita in tempo reale dal quartier generale della Cia, dove arrivavano le immagini dell’azione in corso grazie a un drone munito di telecamera e inviato appositamente in quella zona del Pakistan.
Come quella, molte delle missioni segrete sono state condotte in pieno coordinamento con la Cia, compresa quella del 26 ottobre di quest’anno, portata a termine all’interno del territorio della Siria.
Gli ufficiali interpellati dal quotidiano hanno confermato che azioni di questa natura sono state condotte ‘in Siria, in Pakistan e in altri Paesi’, ma non hanno voluto precisare quali fossero le altre nazioni. Hanno precisato pero’ che ‘azioni di ricognizione’ sono state fatte anche all’interno dell’Iran.