Giuliano Giuliani: “G8 e Gabbo: il ruolo di Roberto Sgalla”
“Ho letto l’articolo dedicato al ricordo dell’uccisione di Gabriele Sandri da parte di un agente della polizia stradale, omicidio che i genitori del ragazzo definiscono giustamente “una pagina nera della Repubblica”. A proposito del giudizio, che condivido, può essere utile offrire ai lettori altri spunti di riflessione, fornendo qualche notizia marginale relativa a un personaggio che ebbe ad occuparsi quasi subito di quella tragedia. Mi riferisco all’allora portavoce della Polizia, Roberto Sgalla, uomo di fiducia dell’ex capo De Gennaro”. E’ quanto scrive in una lettera indirizzata al direttore del quotidiano ‘l’Unità’, Concita De Gregorio, Giuliano Giuliani, papà di Carlo.
“Non sono in molti – scrive Giuliani – a ricordare che Sgalla, ricoprendo già il delicato incarico, tenne la conferenza stampa alla Diaz nella mattinata di domenica 22 luglio 2001, mostrò con dovizia di particolari le due molotov e i manici di piccone che alcuni agenti avevano introdotto all’interno della scuola come prove inconfutabili della matrice terroristica dei presenti e parlò, riferendosi ai corpi martoriati e sanguinanti dei manifestanti, di ferite pregresse. Poi, il 7 novembre 2007, fu insignito a Bologna di un premio europeo in “comunicazione pubblica”. In perfetta coerenza con il premio, quattro giorni dopo interruppe il colloquio del questore di Arezzo con i giornalisti, e si adoperò subito per avallare la tesi dello sparo in aria (vale solo la pena di ricordare che “a volte ritornano”, riandando all’imbroglio combinato da quattro inaffidabili consulenti del pm per aggiustare l’omicidio di Carlo). Recentemente – conclude Giuliani – Sgalla è stato nominato capo della polizia stradale, un motivo in più per stare attenti quando si viaggia”.