Mafia: crisi economica, ottimi affari
“La crisi economica rende ancora più pericolosa la mafia” questo è stato detto da Marco Venturi presidente della Confesercenti durante il suo intervento nel corso della presentazione del rapporto di SOS Impresa.
Ogni giorno i commercianti e gli imprenditori italiani pagano un enorme quantità di denaro “250 milioni di €uro” alle mafie, sono 160.000 €uro al minuto.
Lo studio, sulla base di informazioni provenienti alla Confesercenti dalla rete di soci e da SOS Impresa, ha dato anche le stime dei guadagni delle strutture mafiose: si va da 10.000 ai 40.000 €uro al mese per un “capo Clan o amministratore delegato” a 1.500 €uro per l’esattore, un capo zona si attesta tra i 7 ed i 10.000 €uro, mentre l’autore di attentati o omicidi può benissimo arrivare ai 25.000 €uro mensile.
Mafia SpA. Si conferma la prima azienda italiana, il cui fatturato è alimentato da estorsioni, usura, furti e rapine, contraffazione e contrabbando, imposizione di merce e controllo degli appalti.
Il fatturato del ramo commerciale dell’Azienda Mafia si appresta a toccare i 90 miliardi di euro, una cifra intorno al 7% del PIL nazionale.
Le quattro più grandi mafie – la Ndrangheta della Calabria, Cosa Nostra della Sicilia, Camorra in Campania e la Sacra Corona Unita in Puglia – costituiscono “una grande holding” i cui metodi estorsivi sono i più vari: dal banchetto nuziale o il battesimo organizzato dal titolare dell’attività gratuitamente per i familiari dei mafiosi, al cosiddetto dazio detto “rotarico”, (ogni mezzo delle ditte in transito sulle strade paga una sorta di pedaggio), esiste la tecnica del “cavallo di ritorno” l’estorsione collegata con il furto di automobili o motocicli, l’imposizione di macchinette per il gioco d’azzardo; queste varianti estorsive sono complementari al “pizzo” vera espressione di sovranità mafiosa a cui nessuno può sottrarsi, e se nei momenti negativi non si può effettuare il pagamento, gli esattori sono comprensivi ed aiutano i malcapitati a trovare chi li può sostenere economicamente, ovviamente in poco tempo questi aiuti diventano talmente invadenti da gestire direttamente le attività.
Venturi così continua: “Le cifre sono impressionanti. Sia quelle che testimoniano gli affari lucrosi della mafia, sia quelli che indicano il numero delle vittime delle organizzazioni criminali. Ecco perché noi riteniamo fondamentale una grande azione che unisca le forze per il controllo del territorio e per ricacciare indietro le pretese mafiose sull’economia”.