Comico satirico birmano condannato a 45 anni di carcere
Zarganar (il nome si traduce “pinzetta”), considerato il più popolare comico satirico birmano, attivista del movimento democratico, l’ultimo di una serie di condannati al carcere dal governo militare in Birmania, colpevole di avere violato la legge che disciplina le comunicazioni elettroniche, è stato condannato a 45 anni di carcere. Già nel settembre del 2006 gli era stato vietato di rappresentare i suoi lavori pubblicamente o di partecipare a qualsiasi tipo di intrattenimento. Zarganar con un gruppo d’artisti ha organizzato le consegne di aiuti privati alle vittime colpite nel mese di maggio dal ciclone Nargis, è tato arrestato il 4 giugno, a seguito delle critiche al governo per la lenta risposta al ciclone Nargis fatte nel corso di interviste con la stampa estera.
Zarganar era stato arrestato ed incarcerato già quattro volte dal governo militare per le sue critiche satiriche prima dell’ultimo a giugno, arresto avvenuto in un momento in cui non sembrava avere problemi con le autorità.
Poco prima del suo arresto in un’intervista alla BBC aveva detto: “No, non abbiamo mai incontrato alcun problema, perché abbiamo negoziato con loro, e vogliamo passare solo per la nostra donazione di pacchi. Incoraggiare il nostro popolo – questo è il nostro dovere”.
Più di 100 attivisti del movimento pro-democrazia sono stati condannati nel corso delle ultime due settimane, in Birmania, in un giro di vite giudiziario; alcune persone sono state condannate anche a 65 anni, molti di loro avevano preso parte alle proteste contro la giunta per l’aumento dei prezzi del carburante e dei prodotti alimentari nel mese di agosto 2007.
Questa nuova ondata di sentenze è stata condannata dalle Nazioni Unite.