Mumbai, l’India accusa il Pakistan. In Italia livello di vigilanza ‘altissimo’
Il ministro degli Esteri indiano, Pranab Mukherjee, ha accusato “elementi in Pakistan” per gli attacchi terroristici coordinati che hanno fatto a Mumbai 130 vittime secondo l’ultimo bilancio dei media indiani. Le parole del ministro arrivano all’indomani del discorso in tv del primo ministro indiano Manmohan Singh che ha parlato di gruppo di terroristi “basato fuori dal nostro Paese”.
Le forze di sicurezza indiane hanno trovato 24 corpi all’interno dell’Hotel Oberoi di Mumbai. Le truppe d’elite hanno ripreso il controllo dell’edificio dopo aver ucciso due terroristi. Il Times of India riferisce che poco prima erano state liberate almeno 148 persone.
Stanno entrambi bene e si stanno attualmente recando dal console Fabio Rugge gli ultimi due ostaggi italiani – Patrizio Amore e Carmela Zappala’ – liberati all’hotel Oberoi di Mumbai. Lo si apprende da ambienti vicini alla famiglia.
E’ “altissimo” il livello di vigilanza antiterrorismo in Italia dopo quanto accaduto in India. Lo assicura il ministro dell’Interno Roberto Maroni. ” Abbiamo una riunione del Comitato analisi strategica antiterrorismo per valutare la situazione in Italia e in Europa dopo i fatti dell’India, per prendere tutte le misure necessarie e per fronteggiare -dice a margine della cerimonia di presentazione del calendario 2009 della Polizia di Stato- questo nuovo rischio derivato in tutto il mondo da quanto e’ accaduto”.
La prossima settimana, poi, “ci sarà una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare un’analisi approfondita e per garantire la piena e totale sicurezza al nostro Paese. Il livello di attenzione del Viminale, delle forze di polizia e degli investigatori e’ altissimo, come in tutto il mondo”.
“Stiamo in stretto contatto – spiega Maroni – con tutti i corpi investigativi americani ed europei perche bisogna capire bene cosa e’ successo, chi c’e’ dietro e se questo può avere sviluppi ulteriori”.
E’ necessario “prendere tutte le misure adeguate e siamo assolutamente convinti che lo saranno. C’e’ un livello di attenzione massimo perché ogni volta che avvengono fatti come quello in India ovviamente bisogna prima capire e poi agire di conseguenza, cosa che noi facciamo regolarmente. Quello che e’ avvenuto -conclude il ministro dell’Interno- e’ un fatto eccezionale che richiede un’attenzione eccezionale, cosa che stiamo facendo”.