Travaglio: “Il pranzo tra Al Tappone e Pionati”

“L’altro giorno mentre smentiva di essere un corruttore politico e minacciava denunce contro Di Pietro che aveva lanciato l’accusa, il Cainano pranzava a Palazzo Grazioli con Francesco Pionati, il figlioccio di De Mita, già pastonista del Tg1 e poi portavoce dell’Udc (da paninaro a ingrediente del panino). Pare che, per strappare l’invito a corte con pasto a sbafo, il Pionati si sia fatto raccomandare dalla segretaria del segretario Cesa, a sua volta amica della segretaria di Al Tappone. Così, dopo il caffè e il grappino, il patetico paripatetico Pionati è trasmigrato dall’Udc al Pdl. Ma non come single: come leader di una fantomatica ‘Alleanza di centro” che al momento comprende un solo leader (Pionati) e un solo elettore (Pionati).

Ma, se tutto va bene, sarà presto travolta dai fans: erano anni che si avvertiva l’esigenza di un nuovo partito, specie se fondato da Pionati. Su bus, sui treni, la gente non parlava d’altro. Ora, il gran giorno è arrivato. E nessuno, per favore, tiri in ballo il “bieco trasformismo” che Pionati rinfacciò a Follini invitando i compaesani irpini ad inviare al transfuga cartoline con su scritto: “Vergogna” Restituisce il voto con gli interessi!”. Pionati non corre rischi del genere, anche perché non ha elettori. E agli interessi, eventualmente, provvederà Al Tappone. Resta da capire che se ne faccia il premier di un Pionati. Probabilmente nulla (salvo impiegarlo nella nuova villa comasca). Ma quando l’ha visto aggirarsi dalle sue parti, mogio e infreddolito, con quegli occhi da piccolo fiammiferaio, gli ha fatto tenerezza. E, avendo esaurito la social card, l’ha fatto entrare”. E’ quanto scrivve, oggi, Marco Travaglio, nella sua rubrica quotidiana ‘Zorro’, su ‘l’Unità’.

Quinews

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