Il Quirinale chiede informazioni
Why Not – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha richiesto tutte le possibili informazioni alle Procure di Salerno e di Catanzaro per la vicenda dell’inchiesta “Why not”, sottolineando così l’eccezionalità, senza precedenti, degli eventi che si susseguono in queste ore. I comunicati che seguono sono l’attuazione delle prerogative del Presidente della Repubblica, volte a salvaguardare le istituzioni.
Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra, su incarico del Presidente Giorgio Napolitano, ha oggi inviato al Procuratore Generale presso la Corte di appello di Salerno, dott. Lucio Di Pietro, la seguente lettera:
<<La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha effettuato ieri perquisizioni e sequestri nei confronti di magistrati e uffici della Procura Generale presso la Corte di appello di Catanzaro e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di quella città. Tali atti di indagine, anche per le forme e modalità di esecuzione, hanno avuto vasta eco sugli organi di informazione, suscitando inquietanti interrogativi. Inoltre, in una lettera diretta al Capo dello Stato, il Procuratore generale di Catanzaro ha sollevato vive preoccupazioni per l’intervenuto sequestro degli atti del procedimento cosiddetto “Why Not” pendente dinanzi a quell’ufficio, che ne ha provocato la interruzione. Tenendo conto di tutto ciò, il Presidente Napolitano mi ha dato incarico di richiederLe la urgente trasmissione di ogni notizia e – ove possibile – di ogni atto utile a meglio conoscere una vicenda senza precedenti, che – prescindendo da qualsiasi profilo di merito – presenta aspetti di eccezionalità, con rilevanti, gravi implicazioni di carattere istituzionale, primo tra tutti quello di determinare la paralisi della funzione processuale cui consegue – come ha più volte ricordato la Corte costituzionale (tra le altre, con le sentenze e le ordinanze n. 10 del 1997, 393 del 1996, 46 del 1995) – la “compromissione del bene costituzionale dell’efficienza del processo, che è aspetto del principio di indefettibilità della giurisdizione”.>>
“L’iniziativa assunta dalla Procura generale di Catanzaro a seguito del sequestro di suoi atti processuali disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno ha introdotto elementi di ulteriore, grave preoccupazione sul piano delle conseguenze istituzionali, configurando un aperto, aspro contrasto tra Uffici giudiziari. Pertanto il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, che aveva già richiesto – su incarico del Capo dello Stato nell’esercizio delle sue funzioni di garanzia – ogni utile informazione sulla vicenda al Procuratore generale di Salerno, ha rivolto analoga richiesta al Procuratore generale di Catanzaro.
Specifiche iniziative dirette a superare la paralisi della funzione processuale, ripristinando le condizioni per il pieno esercizio della giurisdizione, restano affidate agli organi di vertice dell’ordine giudiziario nell’ambito delle attribuzioni previste dalle disposizioni vigenti.”