Eluana, dieci sacerdoti: “Non ci si sostiuisce a Dio su sofferenza e morte”
“L’hanno scritta ai parrocchiani dieci preti del Friuli, guidati da Don Pierluigi Di Piazza, direttore di un centro di accoglienza nell’hinterland di Udine e personalità di peso nella regione. Oggetto, “il caso Englaro”. Scrivono i religiosi: “Il primato oggettivo della ‘verità’ è tale da sopprimere la libertà di coscienza personale?”. Non si sentono di condividere “la posizione di chi definisce omicidio una scelta drammatica vissuta nell’ambito di una relazione di amore”. Per concludere con un interrogativo: “Davvero ci si può sostituire a Dio affermando di conoscere la sua volontà riguardo alla sofferenza e alla morte delle persone?”. La notizia è stata pubblicata oggi da ‘l’Unità’.