Travaglio: “Nuova tangentopoli? Francia o Spagna purchè se magna”
“Montanelli li chiamava “i riéccoli”. Salvatore Ligresti, arrestato ai tempi di Mani Pulite, fu condannato definitivamente a 2 anni e mezzo per corruzione e finanziamento illecito dei partiti (tangenti Eni-Sai e Metropolitana Milanese). Eppure gli amministratori della giunta fiorentina trattavano con lui “riservatamente” sul nuovo stadio da costruire su suoi terreni. Alfredo Romeo fu condannato nel ’96 dal Tribunale di Napoli a 4 anni e mezzo per le tangenti sulla gestione del patrimonio del Comune, condanna confermata in appello (pena dimezzata) e prescritta in Cassazione. Eppure continuava a vincere appalti a Napoli, Roma, Venezia, al Qurinale e così via.
A curagli l’immagine è l’assessore regonale Claudio Velardi, che chiede le dimissioni della Iervolino, anziché le proprie. Nel 1996 i giudici scrivevano: “Romeo prende contatti con tutte le forze politiche e a tutte… offre contributi.. Non mira solo alle gestione del patrimonio della città di Napoli… ma anche di Roma”. Oggi, 12 anni dopo i pm scrivono: “Le amabili conversazioni tra Romeo e i parlamentari Bocchino e Lusetti… portano alla luce una trasversalità di rapporti che garantiscono a Romeo la certezza dei propri affari vita natural durante, a prescindere dalle coalizioni di volta in volta prevalenti”. Franza o Spagna purché se magna. Tutto può dire chi ha continuato a stringere le mani noti corruttori fuorché “non sapevo”. Anziché menarla con la separazione delle carriere tra pm e giudici, si potrebbe cominciare col separare le carriere dei politici da quelle dei tangentari. o è troppo?”. E’ quanto scrive Marco Travaglio oggi su ‘l’Unità’, nella rubrica quotidiana ‘Zorro’.