Gaza City – continua l’attacco d’Israele
Uccisi due membri del braccio armato del movimento islamico di Hamas in un nuovo raid aereo israeliano sulla Striscia di Gaza, I due uomini sono stati uccisi nella parte orientale di Gaza City mentre si stavano preparando al lancio di razzi in Israele, questo è quanto asserisco dei testimoni, mentre le fonti mediche confermano anche due feriti.
Gli elicotteri israeliani hanno attaccato con missili aria-terra dei laboratori utilizzati, secondo Israele, per la fabbricazione di armi, in particolare dispositivi di razzi nel settore metallurgico di Gaza City.
L’attacco Di Israele “piombo duro” su una scala senza precedenti in territorio palestinese, ha finora provocato la morte di 228 persone, in gran parte membri della polizia di Hamas, e 700 feriti tra cui 140 in modo grave, secondo le fonti ospedaliere palestinesi.
Più di 70 razzi e proiettili di mortaio sono stati sparati in ritorsione da parte palestinesi da Gaza contro Israele.
In precedenza:
“Secondo fonti mediche palestinesi sarebbe salito a 195 morti, tra i quali anche studenti e bambini, il bilancio provvisorio delle vittime a Gaza City causate dall’attacco lanciato dall’aviazione israeliana (Iaf). Mentre il principale centro della Striscia è rimasto senza corrente, la radio di Hamas, il movimento islamico che controlla Gaza, ha annunciato che nel raid aereo che ha distrutto il quartier generale della polizia locale, è rimasto ucciso anche il suo capo, Tawfiq Jabber.
Hamas ha quindi ordinato al suo braccio armato, le Brigate Izzedin al-Qassam di rispondere “con ogni mezzo” all’attacco israeliano. Nonostante l’attacco israeliano, non cessa il lancio di razzi da Gaza sulla regione del Negev. Una donna è rimasta uccisa e altre quattro persone risultano ferite dopo che la loro casa e’ stata colpita da dei Qassam a Netivot.
Per la prima volta da quando sono iniziati nel 2000 i lanci di razzi su Israele anche la città di Kiryat Gat è stata colpita. Due razzi sono stati lanciati anche contro il porto israeliano di Ashqelon.
Dal Libano intanto si è fatto sentire lo sceicco Hashem Safieddine del consiglio politico di Hezbollah. “La popolazione di Gaza non è sola – ha dichiarato – e nei prossimi giorni ve lo mostreremo”. Nel corso della scorsa notte, militari libanesi e caschi blu dell’Onu hanno trovato a Naqura, presso il confine con Israele, cinque postazioni con altrettanti razzi Katyusha pronti a essere lanciati contro lo Stato ebraico. L’attacco delle Iaf è stato deciso dal governo israeliano dopo che nei giorni scorsi circa 80 razzi Qassam e decine di colpi di mortaio sono stati esplosi da Gaza verso il sud di Israele. Secondo il ministro della Difesa Ehud Barak l’operazione a Gaza sarà “allargata e resa più incisiva se necessario”.