Il Pd e la questione morale
Napoli, Pescara, Sardegna. Sono le tre spinosissime questioni sulle quali si concentra l’attenzione dello stato maggiore del Pd. Le tre ‘pratiche’ richiamano inevitabilmente al tema di sottofondo che sta agitando da tempo le acque della politica nazionale: la questione morale. Ma sono le vicende che stanno investendo la giunta partenopea a cui si aggiunge il ‘giallo’ del registratore che stanno dettando la tabella di marcia. Tant’e’ che “Veltroni andra’ a Napoli con Morando per dare il segno dell’interesse e della forza con cui il Pd segue la vicenda” ha annunciato Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato.
Ma i distinguo sulle possibili strade da intraprendere non si fanno attendere. Questa mattina il ministro ombra della funzione pubblica Linda Lanzillotta senza tanti giri di parole si augura “che dal coordinamento arrivi un segno molto forte perche’ siamo di fronte ad una vicenda sconcertante per tutti coloro che credono nel Pd. Rosetta Jervolino ha una storia importante, pero’ sta facendo qualcosa che non so come qualificare”. Ma poi arriva l’affondo. “I sindaci – aggiunge la Lanzillotta – legittimamente si assumono la responsabilita’ di fare le giunte come credono pero’ poi sta ai partiti giudicare in consiglio comunale se sostenere o no la giunta. Da tempo il Pd dovrebbe assumersi la responsabilita’ politica nel comune di Napoli e nel consiglio regionale della Campania di dire se gli sta bene o no quel governo e se non gli sta bene di togliere la fiducia e assumersi anche la responsabilita’ di quello che cio’ implica. Se si e’ in grado di produrre un nuovo governo con un nuovo progetto politico, cosa della quale soprattutto per la regione Campania ho qualche dubbio, bene, altrimenti si vada alle elezioni. Non si puo’ avere questo accanimento di far sopravvivere le maggioranze e i governi quando hanno chiaramente dimostrato la loro inadeguatezza sul piano della soluzione dei problemi.Ognuno – conclude – si assuma le sue responsabilita’”.
Sul tavolo della discussione anche i temi internazionali, in primis la situazione sempre piu’ difficile nella striscia di Gaza. “Penso che sia assolutamente urgente che il governo passi dalle parole ai fatti e abbandoni l’immobilismo di queste settimane”, dice Piero Fassino, lasciando il vertice.