Sacconi: “La crisi non si affronta scioperando”
“Non si affronta la crisi scioperando contro le istituzioni o contro gli imprenditori. Anche i lavoratori lo hanno capito, tanto che i dati delle adesioni sono disastrosi, nel pubblico come nel privato. Solo un lavoratore ideologizzato può accettare una motivazione come quelle date dalla Cgil. E per questo non hanno aderito nemmeno tutti i loro iscritti”. E’ quanto dichiara il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, in una intervista a ‘il Giornale’, a commento dello sciopero generale di venerdì scorso.
“Quello che conta è che c’è un grande blocco sociale che dialoga con il governo e con le regioni. E che questo grande blocco sociale è consapevole della grande crisi” sottolinea il ministro, evidenziando che “simmetricamente allo sciopero, il governo ha varato un grande patto all’insegna dei meriti e dei bisogni, quello sugli ammortizzatori” che “le parti sociali, tranne la Cgil, hanno varato la riforma della contrattazione. Due cose che da sole valgono molto piu’ delle parole vuote dell’opposizione”.
Sacconi boccia il piano anti-crisi del governo ombra Pd: “la logica è quella di sempre della sinistra, tutto si risolve con un incremento della spesa. Come al solito dimenticano non solo il grande vincolo del debito pubblico, ma anche le conseguenze che potrebbe avere un eventuale eccesso di spesa proprio nel dopo crisi. Il rischio è mortificare la capacità di ripresa dell’economia”.