Travaglio: “Paolo Berluscolis”
“Dice Paolo Bonolis, a proposito della mediasettizzazione di Sanremo a colpi di Marie De Filippi e Marchi Carta, che una volta tanto “le barriere tra aziende possono essere superate”. Le aziende in questione sono Rai e Mediaset, e questo è chiaro. Ciò che non è chiaro sono le barriere: Bonolis vede barriere fra Rai e Mediaset? E dove, di grazia? Sanremo, fra un gay guarito in salsa Povia (su testi del cardinal Bagnasco) e un’invasione di conigliette di Playboy (tipiche esponenti del servizio pubblico) è stato un mega-spot di “Amici”, il programma traino di Canale5. Ora apprendiamo che “Maria (De Filippi in Costanzo, ndr) è venuta in prestito, ed è stata una scelta sua”. Ecco, ha deciso lei. Poi, con calma, ha informato Del Noce, ex deputato FI, dunque direttore di Rai1 e Raifiction.
Le barriere fra Rai e Mediaset sono talmente ferree che una star di Mediset può svegliarsi la mattina e auto prestarsi alla Rai, con la contromarca in tasca per tornare subito a Mediset. Un po’ come fa Bonolis, che negli anni pari sta a Mediaset e nei dispari, quando non funziona più, va alla Rai che poi lo restituisce a Mediset come nuovo. Basterebbe dare un’occhiata alle intercettazioni del caso Hdc, quelle che non si potranno più pubblicare grazie alla legge porcata prossima ventura, per ricordare come Rai e Mediset concordano le notizie da dare e quelle da tacere sul Padrone Unico. Sanremo non è stato un’eccezione, ma la consacrazione di una regola vigente da almeno 15 anni. La Rai è come la De Filippi alla rovescia: è in prestito a Mediaset, è stata una scelta sua. Cioè di Berlusconi”. E’ quanto scrive Marco Travaglio su l’Unità nella su rubrica quotidiana ‘Zorro’.