Testamento Biologico, Marino: “E’ una legge che limita la scelta”
“La legge sul testamento biologico varrà in futuro solo per soggetti che dovessero trovarsi in stato vegetativo, ovvero una condizione vicina a quella di Eluana Englaro”. Lo sostiene il senatore Ignazio Marino (Pd), affermando che, in questo modo, “la legge è restrittiva e non risolve di fatto le problematiche esistenti”.
“Si conferma all’articolo 5 del ddl Calabrò – continua Marino al termine della seduta di votazione in commissione Sanità di Palazzo Madama – che la legge fa riferimento esclusivamente a pazienti in stato vegetativo. Se verrà così approvata dal Parlamento, non risolverà di fatto le problematiche delle nostre rianimazioni. Infatti, evidentemente, nel caso ad esempio di un paziente in rianimazione con un tumore in fase terminale con delle metastasi al cervello, il rianimatore non potrà parlare con la famiglia per decidere se sospendere i trattamenti che diventano semplicemente un prolungamento dell’agonia”. Tutto questo, secondo Marino, “è un grave limite. E’ una legge che di fatto limita la scelta dei trattamenti solo ai pazienti in stato vegetativo”.