Testamento Biologico, Englaro: “Difendere il principio di libertà”
3 mila, di cui 2.500 solo dai radicali, gli emendamenti presentati al Senato al disegno di legge sul testamento biologico, il Dl Calabrò, che da domani inizia il suo iter in assemblea. E mentre si prepara il lavoro d’Aula, sull’argomento, a microfoni del Tg1, è intervenuto Beppino Englaro.
“Sul testamento biologico – ha detto – bisogna difendere il principio fondamentale della libertà. Dire si o no a qualsiasi tipo di terapia e di cura. Le società scientifiche si sono espresse sull’idratazione e sull’alimentazione forzata. Si tratta di una terapia. Non credo che nessuna legge possa imporre una terapia del genere”.
“Eluana – ha continuato – aveva sempre detto che la morte faceva parte della vita. Sono state rispettate le sue indicazioni. Si tratta di momenti tremendi, forti, ai quali, penso che nessun essere umano sia preparato”.
Rispetto alle dure critiche che gli sono stete rivolte, Beppino Englaro ha spiegato: “Aver contro il mondo intero è una cosa. L’importante è non aver contro se stessi”. Il padre di Eluana ha confessato ancora di aver avuto sempre ottimi rapporti con suor Rosangela, che aveva curato per lunghi anni la giovane. “Un rapporto umano fatto di simpatici battibecchi – ha detto – Ci siamo sempre capiti molto, ma molto bene”.