Abruzzo, è il momento della solidarietà
UN RICERCATORE ACCUSA: “LO AVEVO PREVISTO, NON MI HANNO ASCOLTATO” – Al momento sono 179, secondo fonti non ufficiali, i morti del terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Oltre 50mila gli sfollat.
Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter (8-9 Mercalli), ha causato il crollo di molti edifici, fra cui l’albergo Duca degli Abruzzi de l’Aquila, lesionato anche l’ospedale e gravemente danneggiata la Casa dello Studente. Sempre all’Aquila e’ crollato un condominio di cinque piani sotto il quale e’ molto probabile che siano intrappolate intere famiglie. Si continua a scavare sotto le macerie ma la situazione è grave.
Il quotidiano online ‘Affaritaliani.it’, intanto, ha intervistato Giampaolo Giuliani, il tecnico e ricercatore del laboratorio nazionale di fisica del Gran Sasso che nei giorni scorsi aveva sostenuto che lo sciame sismico in corso poteva essere il preannuncio di un evento piu’ forte. E’ per queste parole era stato accusato di allarmismo, tanto da ricevere un avviso di garanzia. “E’ falso. E’ falso. E’ falso”, si sfoga Giuliani.
E mentre poi si interrompe “Abbiamo delle ripetute scosse in questo momento”. “E’ stato proditoriamente architettato – ha detto – perche’ io potessi essere messo a tacere, addirittura con un avviso di garanzia. E ho le prove che è falso. Sono stati Boschi (il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ndr) e Bertolaso, dai quali vorrò le scuse per tutti i morti che ci sono stati oggi a l’Aquila, perchè hanno dichiarato il falso domenica scorsa e ho i testimoni. Le loro dichiarazioni sono false. La mia previsione purtroppo era giusta”. Però non l’hanno ascoltata…? “Ma figuriamoci se questi ascoltano qualcuno”.
“Stanotte – ha detto ancora Giuliani – mi sono andate distrutti almeno 3 rivelatori che avevo in funzione e non riesco ancora a collegarmi con la macchina principale perchè l’Aquila non può essere attraversata. Credo che una sia in funzione. Quello che posso dire è che abbiamo previsto tantissime scosse anche per la giornata di domani, scosse di assestamento che vanno tra il terzo e il quarto grado”.
Il premier Silvio Berlusconi a ‘Radio Uno’, dal canto suo, invita a lasciare da parte le polemiche su eventuali responsabilità perché il terremoto poteva essere previsto. “Lasciamo da parte le polemiche e vediamo di dare aiuto a chi ha bisogno. Si tratta di polemiche che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto”.