“Ammazzato” Senegalese a Roma
Un cittadino senegalese è stato trovato morto in un sentiero che si trova all’incrocio fra via Appia Pignatelli e via dell’Almone, a Roma, la vittima senza fissa dimora era conosciuta nella zona per la sua attività di lavavetri . La vittima aveva il volto dell’uomo tumefatto, segno che prima di essere assassinato ha subito un violento pestaggio.
“E’ un fatto orribile,” commentano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, “ma ancora più inquietante è la censura attuata da tutti i media italiani di fronte all’episodio, che è stato divulgato senza alcun rilievo, come si trattasse di un evento senza importanza. Se al posto di un nero senegalese, vi fosse stata una donna o un ragazzo italiano, i giornali ospiterebbero la notizia nelle prime pagine e da ogni parte si solleverebbe un allarme-violenza nella Capitale”.
Le autorità hanno rilevato nella tragedia elementi sufficienti per parlare di omicidio. “Eppure niente,” prosegue EveryOne, “come se la propaganda xenofoba promossa da partiti razzisti e da politici che cavalcano l’onda anti-immigrazione avesse ormai fatto breccia nelle coscienze di tutti gli italiani, compresi i responsabili di una corretta informazione.
In misura meno grave, ma egualmente significativa, si è assistito oggi all’ennesimo episodio di razzismo anche nel calcio, dove a Cagliari i campioni dell’Inter di origine africana Balotelli (che ha nazionalità italiana) ed Eto’o sono stati fischiati e insultati a più riprese da gran parte del pubblico sugli spalti”.
“Abbiamo segnalato alle autorità internazionali” concludono gli attivisti, “questi ennesimi, gravissimi e inammissibili accadimenti, sollecitando una presa di posizione decisa e inequivocabile da parte delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e dei Paesi civili su quanto viene perpetrato, senza condanna alcuna, nel nostro Paese”.