Lazio, Rifiuti – PdCI: “La Co.La.Ri. avvisa: discarica a Riano”
“Lunedì 12 ottobre 2009, sul ‘Corriere della Sera’, sono stati pubblicati tre avvisi “per la procedura di valutazione di impatto ambientale e autorizzazione di integrata ambientale della CO.LA.RI. Consorzio Laziale Rifiuti”, di cui due riguardanti altrettanto discariche per rifiuti “da realizzare” in località ‘Quadro Alto”, su territorio ricadente nel Comune di Riano (di circa 1.200.000 mc) e in località Pian dell’Olmo (720mila mc), su territorio ricadente in Comune di Roma, ma confinante con quello di Riano”. E’ quanto afferma Angela Flammini, segretario del PdCI di Riano.
“La cosa – continua Flammini – allarma gli abitanti di Riano, dal momento che tutte le Istituzioni – Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Riano – hanno sempre smentito ipotesi di discariche a Riano. Ultima in ordine di tempo la dichiarazione del vice presidente della regione Lazio Montino che, il 9 settembre 2009, a mezzo comunicato stampa, rispondendo ad una mia dichiarazione, oltre ad invitarmi “a dormire notti tranquille”, ha testualmente affermato: “Il territorio del Comune di Riano è inadatto ad ospitare discariche dei rifiuti”, escludendo “la decisione di collocare una sede di discarica nel Comune di Riano”.
“Alla luce di quanto pubblicato sul ‘Corriere della Sera’ – precisa Flammini – chiediamo alle Istituzioni coinvolte precise e ferme prese di posizione contrarie a questa sciagurata ipotesi. Riano ha già tanti problemi irrisolti: aggiungerne un altro, e di tali dimensioni, sarebbe pura follia. A Riano esiste già un Comitato di cittadini, che nei prossimi giorni intensificherà le sue azioni, e abbiamo già raccolto centinaia e centinaia di firme per dire no alla discarica”.
“Come PdCI – conclude Flammini – a norma dell’articolo 29 del DL 152/2006, grazie alla collaborazione di un pool di tecnici ed esperti della materia, stiamo predisponendo osservazioni scritte sui progetti pubblicizzati dagli avvisi da presentare all’autorità competente, entro 45 giorni. Chiediamo alla società civile, a tutte le forze politiche e sociali, e a tutte le Istituzioni di opporsi, concretamente e non a parole, sin da subito, a progetti del genere”.