Brasile, Scontri mortali tra polizia e narco-trafficanti
Dopo la giornata di scontri mortali tra i narco-trafficanti e polizia a Rio de Janeiro sono arrivati migliaia di uomini chiamati come rinforzi per ripristinare la sicurezza e “l’immagine ” della città scelta due settimane fa per ospitare le Olimpiadi nel 2016.
Quattro mila e cinquecento poliziotti supplementari, da diverse unità dell’area metropolitana, sono stati mobilitati per riportare la calma nelle favelas del nord, vicino allo stadio Maracanà che ospiterà le partite più importanti della Coppa del Mondo 2014 e l’apertura e la chiusura dei Giochi nel 2016.
Negli scontri di sabato tra la polizia ed i narco-trafficanti si sono avuti dodici morti, tra cui due poliziotti morti bruciati nella caduta del loro elicottero abbattuto dai trafficanti, e otto feriti, di cui sei poliziotti.
Dopo la giornata di terrore vissuta dai residenti dei quartieri popolari nella zona nord, la situazione era di tranquillità apparente, ma nella tarda mattinata di domenica, nella favela di Jacarezino, nuovi scontri tra polizia e trafficanti hanno provocato la morte di due trafficanti, secondo il portavoce della polizia.
Il ministro della giustizia Tarso ha proposto alle autorità di Rio invio della National Force, un corpo d’élite dell’esercito chiamato ad intervenire in caso di circostanze eccezionali; offerta respinta per il momento dal governatore dello Stato di Rio, Sergio Cabral.
La violenza urbana è un problema endemico a Rio, dove circa due milioni di persone, un terzo della popolazione vive nelle favelas ed ogni anno sono quasi 6.000 le vittime in tutto lo Stato di Rio, che ha circa 14 milioni di abitanti.