Berlusconi alla Fao e non in tribunale a Milano
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi non può andare a Milano per il primo giorno del processo, che è stato riattivato ad un anno dal fermo, dopo che il “Lodo Alfano” è stato dichiarato incostituzionale.
Berlusconi è accusato di frode fiscale e falso in bilancio, nel caso, che ruota attorno a dei presunti fondi neri di Mediaset, secondo l’accusa, realizzati attraverso la compravendita di diritti televisivi e cinematografici di società americana. Berlusconi per “legittimo impedimento” è impegnato ad accogliere i leader mondiali del Vertice mondiale sull’alimentazione, organizzato dall’ONU.
Difficilmente il Capo del Governo potrà essere presente alla fine del mese alla riattivazione del secondo processo che lo coinvolge per le accuse di aver pagato una tangente al consulente fiscale britannico, David Mills.
Mentre Berlusconi nega le accuse definendosi vittima dei magistrati che attuano una vendetta politica e recentemente si è proclamato l’uomo più perseguitato, si cerca di riformare la giustizia.
Al vertice sulla sicurezza alimentare saranno presenti decine di leader provenienti dal mondo in via di sviluppo, tra cui il contestato Robert Mugabe dello Zimbabwe.
Nella realtà il summit sarà disertato praticamente da tutti i leader del mondo ricco, Berlusconi sarà l’unico del G8, il gruppo dei Paesi ricchi che si sono impegnati a mobilitare al vertice dell’Aquila 20 miliardi di dollari per la sicurezza alimentare del mondo.