Svizzera: “No” ai minareti
Quasi sei su dieci elettori svizzeri hanno votato il divieto di costruire minareti, considerati dai promotori del referendum una minaccia per la pace religiosa in Svizzera.
L’iniziativa ha ottenuto una maggioranza del 57,5% dei votanti (1.534.054 persone) e solo quattro cantoni si sono opposti, vale a dire di Ginevra, Vaud, Basilea-Città e Neuchâtel, la consultazione ha avuto un tasso di partecipazione del 53,4%.
L’iniziativa contro l’edificazione di minareti venne avviata dai membri dell’Unione democratica (UDC) e l’Unione Democratica Federale (UDF) nel luglio del 2008 con più di 113.000 firme. La richiesta era di inserire nella Costituzione federale la frase “la costruzione di minareti è proibita”. L’Udc è stato l’unico partito di governo a sostenere il “sì”.
I promotori del referendum ritengono che il minareto non abbia alcuna funzione religiosa e che non è menzionato nel Corano, sostenendo che l’edificio che indica la presenza di una moschea è un “simbolo di una rivendicazione di potere politico e sociale dell’Islam ed hanno affermato che l’iniziativa non era diretta contro l’Islam e i musulmani, ma verso un’islamizzazione “subdola” della Svizzera.
Considerato contrario ai diritti fondamentali come la libertà di religione o il principio di non discriminazione, il referendum è stato osteggiato da parte del Consiglio federale e dal Parlamento che hanno messo in guardia contro le conseguenze negative sulla pace e la religione in politica estera.
L’approvazione del referendum è ritenuta non risolutiva dei problemi tra le religioni ma di crearne di nuovi e di infiammare i fanatici, già la campagna di voto è stata caratterizzata da un intenso dibattito e da polemiche per dei manifesti che rappresentava una donna in burqa nero con sette minareti neri sulla bandiera svizzera, manifesto che è stato vietato in diverse città, tra cui Losanna e Friburgo, divieto denunciato dai promotori come una forma di censura.
Nel dibattito a più riprese si è inserita la crisi diplomatica in atto tra la Svizzera e la Libia.
Attualmente esistono 4 minareti in Svizzera: a Petit-Saconnex, Ginevra; a Zurigo, a Winterthur e Wangen bei Olten.
Testardamente vogliamo rammentare: l’Articolo 18
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti”.