Terrorista per caso

Un elettricista di ritorno a casa a Dublino, da una vacanza in Slovacchia ha vissuto l’esperienza: perquisizione dell’alloggio, arresto per possesso di esplosivo ed interrogatorio di 3 ore prima di essere rilasciato senza conseguenze.
Il cittadino slovacco era stato utilizzato a sua insaputa come cavia dagli agenti del suo Paese.
I servizi di sicurezza slovacchi per verificare la qualità dei sistemi di controllo negli aeroporti avevano nascosto dell’esplosivo nella valigia dell’ignaro “terrorista” che tranquillamente ha superato i sistemi di sicurezza del piccolo aeroporto di Poprad ed è poi sbarcato a Dublino.
A questo punto le autorità slovacche hanno contattato la polizia irlandese che ha arrestato ed interrogato l’elettricista dopo aver trovato l’esplosivo.
L’esercitazione dei servizi slovacchi è finita in un modo imbarazzante e le autorità irlandesi hanno dichiarato, minimizzando l’accaduto, che quel tipo d’esplosivo, potente e potenzialmente pericolosissimo, deve essere mescolato ad altri componenti per diventare un vero ordigno.

Quinews

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