Caso Gheddafi – Svolta tra Svizzera e Libia
Tripoli. Svolta nella vicenda dei due imprenditori svizzeri arrestati il 19 luglio del 2008 in Libia con l’accusa di “soggiorno irregolare, il giudice d’appello ha assolto Rachid Hamdani, uno dei due cittadini svizzeri detenuti in Libia annullando la condanna a sedici mesi di carcere, il secondo svizzero, Max Göldi attende per giovedì il suo verdetto.
Rachid Hamdani e Max Göldi vennero arrestati poco dopo l’arresto a Ginevra di Hannibal, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi e di sua moglie per la denuncia di maltrattamenti da parte di due dei loro domestici, denuncia che alla fine di agosto venne ritirata.
La vicenda provocò una crisi tra i due paesi, con una serie di ritorsioni attuate da parte della Libia, tra cui il fermo dei due cittadini svizzeri; il prosciugamento dei conti, il volume delle attività libiche in Svizzera passarono da 5,748 miliardi di franchi (circa 3,775 miliardi di euro) a 628 milioni di franchi ( circa 412 milioni di euro) nel 2008; e l’utopica istanza all’assemblea generale delle Nazioni Unite, nel settembre 2009, per lo smembramento del territorio elvetico: la Svizzera italiana all’Italia, i cantoni francofoni alla Francia e la Svizzera tedesca alla Germania.
In Svizzera si sta valutando Il cambiamento “inaspettato” di Tripoli considerando il nuovo atteggiamento un “segnale” del regime libico che tende a mostra la sua giustizia “autonoma e indipendente” dal potere politico.