Meno male che Capezzone c’è
A quanti della Sinistra, ed a qualcuno della Destra, non hanno capito l’importanza del discorso che ieri Silvio Berlusconi in qualità di presidente del Popolo della libertà e occasionalmente Capo del Governo italiano ha fatto dal palco di piazza San Giovanni a Roma è venuto in soccorso Daniele Capezzone portavoce del Pdl nonché comunicatore del comunicato: “Il discorso di Silvio Berlusconi ha una valenza storica. Apre e lancia il triennio delle riforme liberali delle istituzioni, del fisco e della giustizia. Si rafforza il patto tra il Premier e gli italiani nella direzione della modernizzazione e di un cambiamento profondo”.
Quindi non deve e non può passare la manifestazione di ieri come un fatto “ordinario” relegato alle sole elezioni regionali ma è da considerare un evento di portata “storica” con la divulgazione di un vero e proprio programma di governo per il seguito della legislatura, fermo restando la verifica del precedente programma con cui Berlusconi è stato eletto Presidente del Consiglio, ma forse ormai quello che è stato e stato e così si ricomincia con promesse o come più sinteticamente ha espresso il concetto Bersani: “Balle”.
Capezzone non perde occasione per ammonire l’opposizione: “Il Pd e l’Udc, con le loro stucchevoli e livorose reazioni alla straordinaria manifestazione di Piazza San Giovanni, hanno mostrato non solo di non avere rispetto per i cittadini scesi in piazza, ma anche di non aver capito cosa è successo davvero ieri. In realtà, Bersani e Casini fanno finta di non capire che ieri è stata una giornata cruciale non solo per le sorti della campagna elettorale per le regionali, ma per la nuova fase politica che si aprirà dopo il voto.” Per poi concludere di nuovo con la stessa litania: “Silvio Berlusconi ha lanciato un triennio di riforme liberali di importanza storica, destinato a segnare una svolta modernizzatrice in Italia. Presidenzialismo, riduzione dei parlamentari, riforma liberale della giustizia, meno tasse, sburocratizzazione, federalismo. Sono queste le riforme che rappresentano un obiettivo comune per il Premier e gli italiani: e gli elettori sanno che Silvio Berlusconi è l’unico che può farcela.”.