Atac, soppresso ultimo treno utile prima dello sciopero
Venerdì, 8 luglio ’10 giorno dello sciopero dei trasporti, svoltosi a Roma dalle 8,30 alle 17,00 e dalle 20,00 a fine servizio; soppresso nella tratta Roma – Viterbo in partenza dalla stazione di Piazzale Flaminio, gestito dall’azienda municipalizzata Atac, il treno delle 19,58 ultima corsa utile prima dell’inizio dello sciopero.
L’intervento della polizia e dei funzionari ispettivi dell’azienda municipalizzata ha permesso di istituire alle 21,45 circa, una navetta sostitutiva: l’autobus 5372.
Soppresso il treno delle 19,58 che svolge il percorso urbano nella tratta Roma – Viterbo, dalla stazione di piazzale Flaminio al capolinea di Montebello ed iniziando lo sciopero alle 20,00 l’esito ottenuto dalla gestione dell’Atac è stato di centinaia di utenti che protestavano con i dipendenti presenti alla stazione “colpevoli” dall’aver eseguito gli ordini del centro responsabile ubicato alla stazione di Saxa Rubra e composto da “innominabili” funzionari.
Alle rimostranze degli utenti per una decisione che aggravava il disagio della giornata, i responsabili presenti asserivano che il treno delle 19,58 era stato soppresso da due mesi, oppure, sarà soppresso per due mesi, poco importa, e la comunicazione era stata data agli utenti con modalità “misteriose” dal momento che nei giorni precedenti diversi pendolari affermavano di aver usufruito della corsa delle 19,58 e, soprattutto, negli orari ufficiali affissi nella medesima stazione, come in tutte le altre del percorso, il treno delle 19,58 non ha subito variazioni.
Bisogna sottolineare che da tempo nelle stazioni della Roma Viterbo vice “l’usanza” dei pizzini, ossia 2 o 3 ore prima dell’ora della partenza vengono affissi i treni soppressi, una tale usanza è completamente a danno degli utenti che non riescono ad avere la certezza degli orari ed è giustificata dai responsabili con la “perenne” penuria di personale; il tutto in un impenetrabile sistema di comunicazione.
La scelta della soppressione del treno delle 19,58 nel giorno dello sciopero con inizio alle 20,00 non può assimilarsi a tale modalità.
All’incredulità degli utenti si è aggiunta quella dei funzionari di polizia del commissariato di piazza Euclide e degli stessi funzionari ispettivi dell’Atac che alimenta il sospetto dell’esistenza di “bolle” di autarchia all’interno dell’azienda che nell’aver soppresso l’ultimo treno utile prima dello sciopero non hanno considerato la gravità della loro decisione oppure è stata una decisione cosciente delle ripercussioni e dei probabili scontri tra utenti e dipendenti presenti nella stazione.
In entrambi i casi l’azienda Atac non può permettere che ha decidere siano posti tali responsabili.
La “concessione” dell’autobus n. 5372 alle 21,45 in pieno orario di sciopero e con auto di servizio dell’Atac che lo precedeva è stato un ulteriore dispendio di risorse per sopperire alle manchevolezze della gestione.