Qualcosa si muove a sinistra
Dopo la manifestazione della Fiom la sinistra italiana sembra aver ritrovato la capacità di confrontarsi nel merito e le ragioni, profonde, dell’unità. La relazione di Vendola al Congresso di Sel segna un punto di svolta.
Difesa della democrazia, difesa e rilancio della dignità del lavoro e dei saperi vengono proposti come l’asse su cui costruire l’alleanza in grado di sconfiggere Berlusconi, un’alleanza che secondo Vendola, deve assumere – rifiutando tra le righe la definizione di ‘Nuovo Ulivo’ – le primarie come “elemento distintivo di una dimensione collettiva della politica”.
Molto esplicito anche il passaggio sui rapporti a sinistra. “Veniamo da storie politiche comuni” dice Vendola rivolgendosi direttamente a Diliberto e Ferrero presenti in sala a nome della Federazione della sinistra, e ancora “Tra di noi ci sono solo sentimenti e non risentimenti, torniamo a confrontarci sui contenuti”.
La prima reazione, a caldo, è quella del Segretario del Pdci, che dichiara di aver “apprezzato molto” la relazione di Vendola. Secondo Diliberto “è importante che abbia posto alla base la centralità del lavoro e del sapere.” Inoltre, sul fronte dei rapporti a sinistra e nel centrosinistra il Segretario dei comunisti dice di “apprezzare l’appello sincero all’unità.” venuto dal Presidente della Puglia.
Può darsi che tante batoste abbiano insegnato qualcosa alla sinistra?
L’auspicio è che sia davvero terminata la stagione delle sconfitte, e si apra un nuovo percorso, che sappia unire anziché lacerare.