Dio è violent

 

Autore Luisa Muraro

Il colpo di rabbia, quello sì che ci darebbe la giusta scossa “facendo così fluire nuovamente le energie”, dandoci la possibilità di combattere senza necessariamente odiare. Luisa Muraro ci affascina e ci incuriosisce con la sua dissertazione sulla violenza, sintetizzata e centrata in pieno in una scritta apparsa un giorno (per caso?) su un muro del centro storico di Lecce: Dio è violento! e mi molesta. La prima frase scritta da una mano e la seconda da un’altra. La o finale della parola violento cancellata da una macchia bianca. Prima o dopo l’aggiunta della seconda frase? La Muraro è affascinata da questa scritta che la porta a riflettere, a “giocare” con le parola tirando in ballo Dio in un contesto del tutto razionale. Perché spesso ci capita di essere impotenti di fronte ad un atto di violenza? Perché rimaniamo disarmati? La scritta lo lascia trasparire… “il piacere senza confronti della sopraffazione che riduce l’altro a sentirsi nessuno, l’oscenità del potere quando il potente si sente dio nel disporre degli altri…”.

Non si tratta della paura che paralizza, ma di qualcosa di più forte, di più temibile, il rimorso del dopo, la rabbia della passività, il rendersi conto di non aver avuto quel colpo di rabbia che è l’inevitabile risposta dell’uomo alla prepotenza, all’invasione, alla violenza. E non importa se tutto questo arriva da un uomo, da una donna o da dio, non possiamo e non vogliamo essere ridotti a pezzi perché incapaci di opporre allo strapotere la nostra rabbia. Di fronte ad un’ingiustizia qual è la risposta? La reazione senza ragione? Subire passivamente? Cercare una risposta ragionando troppo o male?

L’autrice si avvale di esperienze, testi, film per raccontare l’essere umano di fronte alla violenza. L’azione violenta non esiste perché significherebbe distruzione, quindi l’esatto contrario di azione, ma l’azione possibile sì. Manifestiamo la violenza come un’energia che ci scorre dentro, che ci risveglia dal torpore dell’inagibile, anche se ci fa paura, perché chiusa dentro ci consuma e ci fa regredire. Qual è l’unità di misura per regolarci nell’azione? Qb, quanto basta… “quanto basta per combattere senza odiare, quanto serve per disfare senza distruggere”.

Dio è violent
Luisa Muraro
Editore Nottetempo
2012, pag. 75

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