A fianco dell’Anci: “Basta tagli, i Comuni vanno aiutati e non puniti”
Mobilitazione straordinaria dei sindaci e degli amministratori locali, con fasce tricolori e gonfaloni, indetta dall’Anci, contro gli ingenti tagli ai trasferimenti, ormai ripetuti e crescenti, la perdita delle risorse derivanti dai dati del gettito Imu, l’assoggettamento dei piccoli Comuni alle regole del patto di stabilità, all’obbligo delle gestioni associate delle funzioni fondamentali e per chiedere la riscrittura delle regole sul Patto stesso.
“Non possiamo permettere che i nostri Comuni – afferma il presidente dell’Anci Graziano Delrio – si trovino nelle condizioni di non poter rispondere più in alcun modo ai bisogni dei cittadini.
In sostanza – precisa Delrio – rischiamo il ‘blocco’ sia finanziario che funzionale delle nostre amministrazioni, mentre qualcuno ancora invoca dei costi della politica e della casta anche guardando ai nostri Enti, senza conoscerne né i bilanci né le indennità che percepiamo e alle quali, molte volte, rinunciamo”.
“Anche l’Amministrazione Comunale di Riano – afferma Italo Arcuri, assessore al Bilancio – partecipa alla protesta che si svolge in tutta Italia. Siamo giunti ad un punto di non ritorno, e se l’andazzo non cambia i Comuni, che sono l’entità politica territoriale più vicina ai cittadini, non sapranno più come fare a far quadrare i propri bilanci.
I Municipi si interfacciano con i bisogni e le esigenze delle persone in carne ed ossa prima di altri e rappresentano, oggi più che mai, il naturale contenitore di domande, richieste e istanze.
Coloro i quali – precisa Arcuri – parlano a sproposito dei costi e degli esborsi dei Comuni, mettendoli magari sullo stesso piano di quelli del Parlamento nazionale o delle Regioni, fanno un cattivo servizio all’intelligenza delle persone e alla causa stessa per cui si battono.
Personalmente – conclude Arcuri – istituirei per legge che chi si candida al Parlamento e alla Regione, per diventare deputato, senatore o consigliere regionale, abbia almeno un mandato comunale alle spalle.
Un’esperienza territoriale sul campo potrebbe per davvero rovesciare la prospettiva, aiutare i Comuni e migliorare il ruolo, la qualità e la funzione dei nostri rappresentanti nazionali e regionali”.