Erri De Luca “Mare nostro che non sei nei cieli..”
Giovedì 19 marzo presso la Sala Consiliare di Riano lo scrittore e poeta Erri De Luca a conclusione dell’incontro ha dato voce ad una sua poesia regalando un momento emozionante ed intenso a tutti i presenti:
” Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all’alba sei colore del frumento,
al tramonto dell’uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste.
Mare nostro che non sei nei cieli,
tu sei più giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire. “
Erri De Luca, autore di tantissimi libri di narrativa e saggistica, nel suo ultimo pamphlet, a difesa della libertà di opinione, “La parola contraria” edito da Feltrinelli, rivendica le dichiarazioni che gli sono costate un processo per istigazione al sabotaggio a sostegno della protesta No Tav.
A sostegno di Erri De Luca sotto processo per “istigazione al sabotaggio”, per alcune frasi pronunciate su “Huffington Post” Italia e Ansa, in cui lo scrittore prende posizione contro la costruzione della Tav in Val di Susa è iniziata una mobilitazione internazionale.
Il silenzio dell’Italia ha indotto Le Monde ad ironizzare: Erri De Luca «non è profeta in patria».
Anche molti cittadini di Riano, paese che tre anni fa ha lottato e vinto la battaglia contro la realizzazione della discarica dei rifiuti alternativa a Malagrotta a Quadro Alto e Pian dell’Olmo, si mobilitano a sostegno di Erri De Luca con l’appello-adesione: #iostoconerri
– Sabotare? Noi a Riano, tre anni fa, eravamo pronti a tutto.
La “parola contraria” di Erri De Luca ci appartiene più di quanto si pensi. Ci riguarda perché ci tocca. Ci interessa perché ci affascina. Ci coinvolge perché ci sta a cuore.
Ha con noi attinenza, preme le nostre coscienze, calca il nostro ricordo, stringe la nostra rabbia, associa la nostra battaglia a tutte le lotte che, in nome della civiltà, sono in corso in ogni dove per difendersi dagli oltraggi, dagli arbitrii e dal predominio, laddove cioè l’eclissi della ragione produce anche l’oscuramento della cultura.
Se Erri De Luca è sotto processo per “istigazione al sabotaggio”, allora anche noi, che qui a Riano abbiamo per circa un anno lottato contro tutto e tutti per non trovarci una discarica sotto casa, con la nostra azione, con il nostro nome e cognome, con la nostra faccia, con la nostra fedina, siamo stati pionieri ma anche seguaci e complici del suo pensiero, delle sue frasi dette e stampate.
“La Val di Susa – scrive Erri De Luca – si batte contro il disastro ambientale per scongiurarlo, per non doverlo piangere dopo. Si tratta della più intensa e durevole lotta di prevenzione popolare. In Val di Susa il corpo reagisce e ostacola lo scavo degli acari infestanti, dei tarli rosicchianti le montagne. La resistenza civile produce gli anticorpi necessari”
In 365 giorni, nel territorio di Riano, si è consumata una analoga resistenza civile.
A Riano si è prodotta la contesa tra chi non ha mai ceduto, nemmeno di un millimetro, il proprio suolo di fronte alla minaccia della forza e chi, invece, spesse volte in nome della potenza, avrebbe fatto di tutto, persino le proverbiali “carte false”, pur di sottrarre terra alla natura, alla correttezza e al garbo per destinarla a cloaca della spazzatura.
Per questo motivo, io sto con Erri.
Sto con Erri perché sto con l’articolo 21 della Carta Costituzionale.
Sto con Erri perché il termine “Sabotare” è l’equivalente di “Boicottare”, “Fare Ostruzionismo”, “Ostacolare” e “Bloccare”.
Sto con Erri perché “Sabotare” è la locuzione verbale, ultima e finale, che adopera colui il quale, di fronte ad uno scempio, al cospetto di un’ingiustizia, nonostante appelli, lettere, manifestazioni e rimostranze varie, non sa più a che santo votarsi per preservare e sostenere il proprio territorio.
Sto con Erri perché “Sabotare” è attitudine del corpo, l’unica possibile, quando solo il corpo può farsi scudo per parare i colpi dell’ingiustizia. “Sabotare” è resistere, per la vita.
Sto con Erri perché ho capito sulla mia pelle che, oggigiorno, senza questa “resistenza” si rischia di precipitare nella fragilità civile che tutto può consentire, anche ciò che consentito non è.
Per ciò #iostoconerri
Italo Arcuri, giornalista
Fernanda Adami, agente di viaggio
Giovanna Ascone, insegnante
Sandra Becker, fisioterapista
Vito Brunetti, informatico
Manuela Calorendi, impiegata
Agostino Capuano, architetto
Andrea Ciarlo, impiegato
Franco Cignini, giornalista
Gabriele Cipriani, impiegato
Sergio De Rosa, pensionato
Monica Di Dionisio, istruttrice yoga
Enzo Di Pietrantonio, pres. Ass. Spazio Musica “Accademia Popolare”
Luca Diodati, impiegato
Palmarino Di Vitale, artigiano
Ilaria Donato, archeologa
Vittoria Ferrarelli, casalinga
Ida Femmino, casalinga
Claudio Germanò, autore e musicista
Michela Gesualdo, disoccupata
Francesco Iaria, insegnante
Monica Maggi, poeta e artista di strada
Fabrizio Marinosci, fisioterapista
Andrea Minardi, operaio
Eleonora Morelli, ragioniere commercialista
Stefano Moser, regista
Irene Nardecchia, impiegata
Anna Palmisano, impiegata
Lucilla Panetta, operaia
Marco Panetta, psicologo e operatore
Angelo Pascale, libero professionista
Laura Petrilli, impiegata
Gabriel Pirjolea, mediatore culturale
Joanna Placek, insegnante
Chiara Marcella Polcaro, ricercatore Cnr
Emiliana Porri, libera professionista
Roberto Rizzo, impiegato
Danilo Rossi, fotografo
Laura Rossi, insegnante
Francesco Rosso, geologo
Serena Rovetta, attrice
Paola Seri, casalinga
Giorgio Serdoz, dirigente
Carmelo Sorbera, libero professionista
Antonella Tomassini, impiegata amministrativa
Carmen Vadacchino, impiegata
Enrica Tedeschi, docente universitaria Rm3
Massimiliano Venditti, ristoratore
Leone Vitale, pensionato
Silvia Valeri, docente
Silvia Zurzolo, operatrice scolastica