Mina, Benigni e tanto Bonolis
La 59esima edizione del Festival di Sanremo inizia con la voce di Mina che canta ‘Nessun dorma’ di Giacomo Puccini e si conclude con l’eliminazione di tre big, Afterhours, Tricarico e Iva Zanicchi, che dovranno sperare nel televoto per tornare di nuovo in gara.
Paolo Bonolis conduce la kermesse affiancato dalla storica spalla Luca Laurenti, che scende le famose e temute scale cantando That’s life di Frank Sinatra. Valletti della serata, invece, l’attrice Alessia Piovan, bella ma impacciata, e il modello Paulo Scufar.
E’ Roberto Benigni il super-ospite tanto atteso che fa satira e commuove come sempre. Dopo un inizio su Berlusconi che invita a diventare un mito come Mina e quindi a sparire, si congeda dal pubblico recitando la lettera che Oscar Wilde scrive al suo amato dal carcere dove stava scontando la colpa di essere omosessuale.
Orecchiabili le canzoni. Nonostante sia stato definito un festival all’insegna dell’innovazione, soprattutto per aver dato spazio ad internet con la competizione online, i brani ci riportano al passato quando si cantava l’amore, la vita, la famiglia. Fischi e applausi, come volevasi dimostrare, sul brano di Povia per il quale il presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini, presente all’Ariston, ha confermato il suo dissenso.