Travaglio: “La bona e la Sorbona”
“Dunque, per quanto verosimile, la presunta gaffe di Berlusconi con Sarkozy “io ti ho dato la tua donna” non è vera. La prova televisiva ha dimostrato che Al Tappone s’è sporto verso il presidente francese per comunicargli: “Io comunque ho studiato alla Sorbona”. Sono trent’anni che, di tanto in tanto, lo ripete. Era uno dei suoi cavalli di battaglia alle convention dei piazzisti di Publitalia: “Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale francese. Fino a mezzanotte c’era un certo tipo di pubblico che chiedeva canzoni francesi. Poi, più tardi, arrivavano i marinai americani e io ero costretto a cantare canzoni napoletane tipo ‘Na voce, ‘na chitarra e ‘o poco ‘e luna… Tempi duri. I marinai spesso mi mostravano i pugni sotto il naso perché non gradivano che lasciassi il contrabbasso e, rendendo furibondo Confalonieri, mi mettessi a ballare con le ragazze bionde” (8 luglio 1989). Tempi eroici, indimenticabili.
Peccato che, come ha appurato Giuseppe Fiori scrivendo la biografia del piccolo cazzaro brianzolo (“Il venditore”, ed Garzanti), Berlusconi non abbia mai studiato un solo giorno alla Sorbona: semmai alla Statale di Milano, facoltà – pare incredibile, ma è così – di Legge. Questo di mentire sempre e comunque e di taroccare tutto quanto lo riguardi, dalla pelata alla statura, dalle rughe alla carnagione, dai processi all’autobiografia, è il suo lato più fanciullesco e in fondo più simpatico. L’altro giorno si pensava che avesse raccontato una balla, ma non era vero: ne aveva raccontata un’altra”. E’ quanto scrive Marco Travaglio su l’Unità nella sua rubrica quotidiana ‘Zorro’.