De Magistris scende in campo
Luigi de Magistris candidato dall’Italia dei Valori alle elezioni europee.
Nel video di presentazione De Magistris spiega le ragioni della sua scelta della politica con la P maiuscola nell’impossibilità a poter esercitare la sua professione di Pubblico Ministero, lasciando un lavoro in cui è stato impegnato per 15 anni in momento in cui, dice, continua l’opera di delegittimazione personale e di quanti sono gravitati nella sfera delle vicende come i magistrati di Salerno, sospesi o trasferiti in altre sedi, quindi, ormai convinto ad non avere più la possibilità di esercitare la sua professione sceglie di partecipare al progetto di Di Pietro di portare all’interno della politica la Società Civile.
La Società Civile come rottura del sistema della Casta.
Nel momento di “prefascismo” in cui De Magistris pensa si trovi l’Italia, sceglie la candidatura alle europee come possibilità di difesa della Costituzione dalle spinte autoritarie e per la piena attuazione di quei principi come “libertà, solidarietà e uguaglianza”, ma anche i temi della giustizia, della legalità e della trasparenza per cambiare l’Italia e stare vicino ai più deboli ed indifesi.
Questo il messaggio alla rete del neo candidato De Magistris, resta il rammarico per un professionista che lascia l’attività, in un momento, chissà ancora per quanto, in cui le inchieste da lui iniziate come Why Not permangono in uno stato nebuloso, l’unica magra consolazione è quella, in un’elezione al parlamento europeo, nell’impegno dell’ex magistrato a contribuire alla prevenzione di quanto si presume sia alla base delle sue inchieste: “L’utilizzo distorto dei finanziamenti europei”.