“G8 all’Aquila” – aspettando le valutazioni delle nazioni
Il governo sta cercando di spostare il vertice del G8 che si terra l’8-10 luglio, dalla sede inizialmente prevista de La Maddalena, in Sardegna, alla città dell’Aquila colpita duramente dal terremoto, nel tentativo di ridurre i costi ed aiutare la regione devastata.
Silvio Berlusconi ha detto che i milioni di Euro necessari per il vertice sull’isola sarebbero meglio spesi per la ricostruzione della città devastata dal terremoto.
Ma la decisione deve trovare l’approvazione delle altre nazioni del G8, prima di poter andare avanti.
Berlusconi non ha chiarito quale sarebbe il costo di ospitare il vertice all’Aquila, ma ha insistito che permetterebbe di risparmiare denaro.
Facilmente viene insinuato che alla base della decisione odierna potrebbero esserci delle difficoltà organizzative per il vertice a La Maddalena, quali la difficoltà a trovare le navi che potrebbero ospitare delegati e giornalisti.
L’Aquila, un’ora di auto da Roma, e nella capitale vi sarebbero sufficienti alberghi per delegati e giornalisti.
Berlusconi ha anche detto che i manifestanti saranno meno propensi a manifestare in una regione devastata da un terremoto.
Di sicuro viene facilitato il lavoro al commissario del G8 Guido Bertolaso che non risulta possedere il bene dell’ubiquità.
Alle reazioni variegate dei politici ed alla delusione comprensibile dei sardi, si possono sommare le incredulità delle associazioni ritenute “manifestanti da evitare”, i cosiddetti “no global” presenti da subito dell’emergenza nelle zone del terremoto con le loro forme di solidarietà sviluppate in vari modi, ma questo forse al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi nessuno lo dirà.
La migliore posizione è sicuramente quella di Confindustria, Marcegaglia: “Cercheremo di capire di cosa si tratta. Sino ad oggi si è lavorato nella logica La Maddalena, ed adesso vi è questo cambiamento repentino e bisogna capire quali condizioni e come sarà poi posto il problema di La Maddalena”.