Terremoto – Cosa prevede il decreto approvato dalla Camera
Via libera della Camera al decreto legge per la ricostrzuione in Abruzzo. Rimborsi, mutui, fondi rischio sisma, giochi, fondi a protezione civile. Ecco, nel dettaglio, cosa prevede il decreto.
RIMBORSI 100% PER PRIME CASE – Il decreto prevede rimborsi con un contributo del 100% a fondo perduto per le spese di ricostruzione (nello stesso comune) o riparazione delle prime case colpite dal sisma, o per l’acquisto di un alloggio equivalente. Gli aventi diritto potranno comunque optare, su base volontaria, tra finanziamento agevolato o credito di imposta.
Sono previsti anche rimborsi fino a 10 mila euro, dietro presentazione di perizia, per la riparazione di lesioni che non abbiano reso inagibile le abitazioni e fino a 2.500 euro per unita’ abitativa nei condomini per opere condominiali, per lo stesso motivo.
MUTUI – I proprietari di abitazione distrutta titolari di un mutuo, e non debitori morosi, avranno la possibilità di richiedere il subentro dello Stato nel debito per un importo non superiore ai 150 mila euro ‘con la contestuale cessione alla Fintecna spa, ovvero alla societa’ controllata o da essa indicata, dei diritti di proprieta’ sui predetti immobili’.Il prezzo della cessione dei diritti di proprieta’ viene fissato dall’Agenzia del territorio.
GOVERNANCE – Il decreto riconosce ruolo del sindaco, del presidente della Provincia e della Regione, per quanto di loro competenza, nell’ambito della ricostruzione, togliendo la gestione complessiva alla protezione civile come indicato dal testo originale del dl. In particolare i sindaci ‘d’intesa con il presidente della Regione e sentito il presidente della Provincia e d’intesa con quest’ultimo per le materie di sua competenza’ potranno predisporre la ripianificazione del territorio comunale, con la definizione anche delle ‘linee di indirizzo strategico per assicurare la ripresa socio-economica e assicurare un’armonica ricostruzione del terruto urbano e produttivo tenendo conto anche degli insediamenti abitativi’.
FONDO PREVENZIONE E RIDUZIONE RISCHIO SISMICO – Viene costituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, dotato di copertura finanziaria e una previsione di spesa di 44 milioni di euro per il 2010, 145,1 mln per il 2011, 195,6 mln per ciascuno degli anni 2012,2013, 2014 di 145,1 mln per il 2015 e di euro 44 mln per il 2016.
ZONE FRANCHE O INCENTIVI FISCALI PER IMPRESE – Creazione di zone franche nell’area del cratere al fine di incentivare lo sviluppo economico e l’imprenditoria locale. Ma poiche’ la loro istituzione e’ soggetta all’approvazione della Ue si prevede fin d’ora la possibilita’, in alternativa, di regimi fiscali agevolati per le imprese. Il fondo per le zone franche urbane, istituito con la Finanziaria 2007, pari a 45 milioni, viene circoscritto all’area dell’Abruzzo; la dotazione pero’ non e’ piu’ vincolata al solo anno in corso, e non riguarda quindi esclusivamente il 2009.
Per quanto riguarda gli incentivi e’ prevista tra l’altro la ‘non concorrenza per gli anni di imposta 2009, 2010, 2011, 1012 dei redditi di impresa e di lavoro autonomo e l’esclusione, in toto o solo in parte, della determinazione dell’imponibile per il reddito di impresa dell’ammontare delle spese sostenute per l’acquisto e la locazione finanziaria di beni strumentali e macchinari’.
GIOCHI – Per finanziare la ricostruzione in Abruzzo si da’ il via libera al prelievo di una quota minima di un euro (e di conseguenza sale a tale importo la giocata minima di scommesse, giochi e giochi elettronici) per i giochi. Negli altri casi e’ prevista un’aliquota non superiore al 4% delle somme giocate, con la possibilita’ di graduare nel tempo le percentuali di tassazione in modo crescente per favorire le fasi di avvio di nuovi sistemi di gioco. Per i videogiochi e giochi elettronici si conferma la necessita’ della loro collocazione ‘in ambienti destinati esclusivamente ad attivita’ di gioco pubblico’.
FONDI A PROTEZIONE CIVILE E VIGILI – Alla protezione civile ed anche al corpo dei vigili del fuoco vengono assegnati 1,5 milioni di euro nel 2009 d 8 milioni annui a decorrere dal 2010.