Beppe Grillo ricorda Aldo Bianzino
https://www.quinews.it/2009/07/11/appello-per-rudra-bianzino-video/
Dal Blog di Beppe Grillo: «Se una notte d’inverno, qualcuno bussa alla porta…
La morte nel carcere di Capanne, per un pestaggio, di un falegname incensurato non fa indignare nessuno in questo Paese di MERDA? Il medico legale ha riscontrato quattro ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, due costole fratturate. Nessun parlamentare alza la voce per gridare di un cittadino italiano ammanettato nella notte in casa sua insieme a sua moglie per qualche piantina di canapa nell’orto? Portati via come i peggiori delinquenti lasciando soli una vecchia di novant’anni e un ragazzino di 14 in un casolare isolato? Nei regimi totalitari ti vengono a prendere di notte per finire dentro a una fossa… Cos’è diventato questo Paese in cui bisogna avere paura di chi deve proteggerti?
Vorrei sapere dal ministero di Grazia e Giustizia, da cui dipendono le guardie carcerarie, se ci sono delle indagini interne e a che punto sono. Vorrei che un parlamentare, almeno uno, si alzi, faccia un’interrogazione, si incazzi, chieda conto delle responsabilità al Governo.
Pochi mesi dopo la morte di Aldo Bianzino, la nonna del ragazzo è morta, forse per il dispiacere, la moglie è morta per malattia accelerata dallo stress. E’ rimasto il ragazzo, Rudra. Se fosse nato in qualunque altro Paese democratico, i suoi genitori sarebbero ancora in vita.
Ho visto la ricostruzione dei fatti in un video che mi è stato inviato. Sono stato male e mi sono chiesto perché. In fondo, ogni giorno succede qualcosa anche peggiore. Ma questo arresto, queste morti, possono avvenire in qualunque momento, a qualunque famiglia italiana. Siamo tutti a rischio dentro le nostre case, mentre dormiamo.
La coca in Parlamento e Bianzino massacrato per delle piantine di canapa, una famiglia distrutta. I colpevoli impuniti, chissà, forse premiati. Uno Stato criminale non saprebbe fare di meglio. Ma io sono cittadino di uno Stato che si proclama democratico, una democrazia, e chi ha sbagliato deve pagare. Qualcuno in Parlamento usi la sua funzione pubblica per la ricerca della verità. Questa storia è un sintomo di una malattia che sta divorando l’Italia. Il rifiuto del diverso. Va curata questa malattia, finché siamo in tempo».
Pubblico un email del 19/05/08
Il Parlamento Europeo risponde ad un sollecito per la vicenda di Aldo Bianzino, Ognuno di Noi tragga le proprie conclusioni:
“Egregio Signore, rispondo al Suo messaggio elettronico indirizzato al Parlamento europeo (PE), nel quale chiede giustizia per decessi sospetti come quello di Aldo Bianzino, il falegname umbro arrestato lo scorso ottobre a Capanne, frazione di Pietralunga (PG) perché aveva piante di canapa indiana nel suo orto e morto in carcere due giorni dopo.
La procura ha aperto un’inchiesta per accertare le cause della morte e per omissione di soccorso, la vicenda ha raggiunto le aule del Parlamento, e ha generato l’interessamento del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti o delle pene inumani o degradanti (CPT) organo non-giudiziario con funzioni ispettive appartenente al Consiglio d’Europa di Strasburgo. Il Comitato si è ispirato sinora sia alla giurisprudenza della Commissione e della Corte Europea dei diritti dell’uomo che alle “Regole penitenziarie europee”, adottate dal Consiglio d’Europa con una raccomandazione del 12 febbraio 1987. Le raccomandazioni del CPT sono vincolanti per gli Stati che hanno ratificato la Convenzione e i relativi Protocolli”.
parole,parole,parole…