1 su 3 utilizza internet abitualmente
“Solo il 31% della popolazione utilizza la rete in modo abituale, rispetto ad un 65% che predilige ancora strumenti tecnologici e culturali tradizionali, come la televisione, la radio, i cd e i libri. Da questa prima considerazione risulta evidente che l’Italia, anche rispetto agli altri paesi europei, sia ancora molto indietro nello sviluppo e nella diffusione delle nuove tecnologie e, conseguentemente, anche nell’uso dei contenuti digitali”.
E’ quanto emerge dall’edizione 2008 dell’indagine realizzata dalla società ‘Nielsen’ per conto dell’Osservatorio permanente sui contenuti digitali, che studia l’analisi delle diverse modalità di fruizione delle nuove tecnologie e delle dinamiche familiari ad esse legate.
“La popolazione più avanzata da un punto di vista tecnologico – secondo lo studio – assume però comportamenti differenti nell’utilizzo dei diversi device e dei contenuti digitali disponibili. La rete diventa un luogo dove si possono fare attività molto diversificate tra loro ed in grado di rispondere alle diverse esigenze di chi la utilizza: rete come valore; rete come gioco; rete come community”.
Secondo i dati relativi all’accesso ad internet da parte popolazione italiana si nota come le fasce di età comprese tra i 35 e i 54 anni siano quelle con maggiori potenzialità di crescita, seppur risultino ancora essere minoritarie rispetto al 37% della popolazione che ha più di 55 anni e che evidenzia un forte ritardo tecnologico.
Un primo significativo dato, già emerso nella ricerca 2007 e riconfermato dall’indagine più approfondita effettuata quest’anno sui cluster più innovativi (Technofan ed Eclettici), riguarda l’utilizzo più evoluto degli strumenti tecnologici, che dipende non tanto da un uso frequente ed aggiornato delle tecnologie stesse, quanto soprattutto da un approccio consapevole al loro utilizzo, che deriva da competenze e conoscenze acquisite grazie alla formazione, allo studio e al consumo di contenuti culturali e di intrattenimento. E’ necessario quindi parlare non più solo di ‘digital divide’ ma di ‘cultural divide’.
La popolazione tecnologica italiana può essere suddivisa in due distinte fasce: i ‘Technofan’, coloro cioè che usano la rete più come un diversivo, una palestra di divertimento e di relazioni interpersonali o di gruppo e gli ‘Eclettici’, che frequentano il web in modo molto diversificato. Ciò che in qualche modo distingue le due categorie è proprio una differente modalità di gestione delle tecnologie nella propria vita.