Un tiranno dal Papa
In questi giorni in visita in Italia il presidente del Kazakstan, Nursultan Nazarbayev è stato ricevuto dal Presidente Napolitano la mattina di giovedì al Quirinale, ha avuto colloqui con il Presidente Berlusconi da cui è definito “un caro amico”, siglando accordi economici per molti miliardi di dollari. Nei colloqui è stata rilevata una coincidenza di posizioni tra i due Paesi sulle grandi questioni internazionali, tra cui la situazione in Afghanistan.
Nazarbayev ha assicurato che farà tutto il possibile per mantenere gli attuali rapporti tra il Kazakistan e l’Italia, rapporti che hanno acquisito il carattere di un autentico partenariato strategico.
Questa mattina Nursultan Nazarbayev è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI. Dalla nota dell’Osservatore Romano apprendiamo: ” successivamente, il capo di Stato ha incontrato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui sono stati affrontati temi inerenti alla crisi economica alla luce dell’enciclica Caritas in veritate, al dialogo inter-religioso e alla promozione della pace alla vigilia dell’assunzione della presidenza dell’Osce da parte del Kazakistan.
A livello bilaterale sono stati evocati, con compiacimento, i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica del Kazakistan, come pure alcune tematiche d’attualità nella vita del Paese. Si è rilevata la pacifica convivenza fra i fedeli di diverse religioni e si è auspicato un ruolo sempre più attivo dei credenti nella vita della Nazione e in favore del bene comune”.
Un detentore del potere assoluto può tranquillamente e cordialmente colloquiare con le massime autorità del Vaticano, ma forse le autorità del Vaticano sono poco informate: «Il presidente del Kazakstan, Nursultan Nazarbayev è in carica dal 1989 e attraverso numerosi emendamenti alla costituzione si è attribuito nell’arco di 14 anni un potere pressoché assoluto. Il governo e le alte cariche sono ricoperte da personaggi di dubbia moralità e strettamente legati al presidente: attualmente la figlia maggiore Dariga Nazarbayeva, gestisce quasi tutti i canali televisivi e la maggior parte dei giornali sono filogovernativi. il marito di lei è capo della polizia e il marito della figlia minore è il direttore della compagnia nazionale di idrocarburi.
Le elezioni del 1999 sono state caratterizzate da brogli e intimidazioni e le autorità americane e svizzere stanno investigando sul possibile passaggio di svariati milioni d’euro dai conti pubblici del Paese a quelli personali del presidente, concentrati in alcune banche elvetiche.
Secondo l’organizzazione Transparency International, il Kazakistan è uno dei dieci paesi più corrotti del mondo.
Nel 2000, le radio e i giornali che “si sono opposti, Nursultan Nazarbayev, al sistema ed hanno infangato il nome del governo” hanno ricevuto diverse minacce e in alcuni casi hanno dovuto chiudere. Il Comitato di Sicurezza Nazionale Kazako (l’ex Kgb) ha il diritto di tenere sotto controllo tutte le comunicazioni, le mail, i fax e le telefonate.
Diverse organizzazioni umanitarie, tra cui Reporter Senza Frontiere, hanno inserito Nazarbayev nella lista dei “dieci peggiori nemici dell’informazione”. Numerosi giornalisti, negli ultimi tre anni, hanno ricevuto diverse intimidazioni e minacce. Quanto è riportato da “peace reporter” è una sintesi del personaggio, i cui atti molte volte sono stati distrattamente non visti dagli Stati Uniti per il ruolo strategico del Kazakistan con i suoi immensi giacimenti d’idrocarburi e di minerali».