Moglie dorme in stanza con figlio? A lei la colpa della separazione

La moglie che negli ultimi anni di matrimonio si rifiuta di condividere con il marito “il talamo coniugale”, andando a dormire nella stanza del figlio perde il diritto all’assegno di mantenimento. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che, con la sentenza n. 23885, ha stabilito che Elena B. perderà il diritto a ricevere l’assegno mensile di 3.000 euro da parte dell’ex marito Valentino N., come aveva stabilito la Corte d’Appello di Torino.
Con la decisione la prima sezione civile della suprema corte ha confermato che è della moglie la colpa della fine del matrimonio, perché non solo non dormiva più con il marito, ma non voleva neanche avere rapporti fisici. Preferiva infatti dormire nella stanza del figlio rifiutando però di trasferirsi da Ivrea, città in cui la coppia abitava, nelle città italiane in cui il marito veniva trasferito.

Quinews

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