Libia – Svizzera: più vicina la libertà per gli “ostaggi”
Rachid Hamdani, uno dei due svizzeri “ostaggi” in Libia, e’ stato assolto dall’accusa di “attività economiche illegali” dopo che la settimana scorsa era stato assolto dall’accusa di “soggiorno irregolare”.
L’altro ostaggio elvetico, Max Goldi, si è visto rimandare la sentenza d’appello il 4 febbraio di una settimana, attesa per giovedì prossimo. Rachid Hamdani e Max Göldi vennero fermati poco dopo l’arresto a Ginevra di Hannibal, il figlio del leader libico Muammar Gheddafi e di sua moglie per la denuncia di maltrattamenti da parte di due dei loro domestici, denuncia che alla fine di agosto venne ritirata.
La vicenda provocò una crisi tra i due paesi, con una serie di ritorsioni attuate da parte della Libia, tra cui il fermo dei due cittadini svizzeri; il prosciugamento dei conti, il volume delle attività libiche in Svizzera passarono da 5,748 miliardi di franchi (circa 3,775 miliardi di euro) a 628 milioni di franchi ( circa 412 milioni di euro) nel 2008; e l’utopica istanza all’assemblea generale delle Nazioni Unite, nel settembre 2009, per lo smembramento del territorio elvetico: la Svizzera italiana all’Italia, i cantoni francofoni alla Francia e la Svizzera tedesca alla Germania.